Wise Society : Sport tra arte e cucina. Per raccontare Londra 2012

Sport tra arte e cucina. Per raccontare Londra 2012

di Olivia Rabbi
14 Febbraio 2012

Toccherà Milano, New York e Londra, la mostra-evento "Sport Your Food”,(maggio-agosto 2012). Che mette in campo artisti e chef per interpretare cinque discipline dei prossimi Giochi Olimpici

Esplorare le strade inedite che collegano fra loro il cibo, l’arte e lo sport: pasta, pane, olio, salumi, cinema pittura e fotografia, e il rigore di una prova olimpica. Per lanciare il dialogo a distanza fra il made in Italy dei fornelli, che troverà il proprio apice mondiale con l’Expo di Milano del 2015, l’imminente appuntamento con le Olimpiadi di Londra, in calendario la prossima estate, e la vitalità della Grande Mela.

Avvicinare le discipline sportive all’arte dei fornelli

 

Un’impresa difficile? No, se a competere, sfruttando in senso figurato le principali discipline olimpiche, sono accoppiate vincenti formate da uno chef affermato e innovativo e un artista, di fama o emergente. Tutto questo è il contenuto della mostra-evento Sport Your Food, che da maggio ad agosto 2012 seguirà un itinerario di presentazione a Milano, New York e Londra. Le coppie, cinque come i cerchi olimpici (individuate da Rossella Canevari, scrittrice e curatrice di eventi di arte contemporanea, e il giornalista esperto di gastronomia Paolo Marchi), lavoreranno rigorosamente in tandem sul tema di altrettante discipline sportive: allo chef il compito di elaborare una videoricetta, all’artista di dare forma a un’opera d’arte che trae ispirazione dal cibo e dai suoi significati simbolici, figurativi e creativi. La sintesi del percorso sviluppato, che troverà espressione in un’installazione, sarà arricchita dagli ologrammi multimediali dei protagonisti che spiegheranno al pubblico il proprio lavoro.

Chef e artisti legati a filo doppio

L’arte trae spunto creativo dal cibo e il cibo, interpretato all’interno di una ricetta d’alta cucina, diventa materia prima per l’arte, strizzando l’occhio allo sport. La staffetta, metaforicamente parlando, passa dagli ideatori dell’iniziativa ai protagonisti. Lo chef tre stelle Michelin Massimo Bottura, di Modena, e il celebre fotografo e scultore newyorkese Gregg LeFevre si cimenteranno con il salto con l’asta. La coppia Cristina Bowerman (chef) e Fulvio Di Piazza (pittore siciliano e professore all’Università di Messina) cercherà il filo sottile che lega le loro discipline al lancio del disco. Lorenzo Cogo, star emergente della gastronomia italiana, lavorerà a quattro mani con il videoartista e fotografo Silvio Giordano sui 110 metri a ostacoli. Allo chef portoghese Nuno Mendes, che ha conquistato Londra, il compito di sviluppare con la fotografa scozzese di origine cinese Gayle Chong Kwan, da anni attiva sulla relazione fra cibo e arte, il tema del nuoto sincronizzato. Si gioca a Oriente la partita del giovane chef coreano Hooni Kim, appassionato ricercatore di una cucina fusion fra Europa e Asia, e il pittore giapponese Shigeru Oyatani, impegnati sulla disciplina zen del tiro con l’arco.

Dalla forchetta al museo, il passo è breve

 

Lo scopo dell’evento è portare alla ribalta volti noti e meno noti del mondo delle arti, forchette pluripremiate e nuove leve dei fornelli di tutto il mondo. Ma soprattutto, rendere meno criptico il linguaggio dell’arte contemporanea. Come spiega Rossella Canevari, già curatrice lo scorso anno della mostra Mangia l’Arte esposta a Milano, New York e Los Angeles, si tratta di una «visione inedita del rapporto fra arte e cibo e di cibo inteso come opera d’arte. Sport your Food è una mostra accattivante per grandi e piccoli ma soprattutto vuole far comprendere le opere d’arte contemporanea al pubblico». Il binomio chef e artisti «permette alla gente di avvicinarsi all’arte e arrivare a un racconto della realtà attraverso il cibo. Le mostre d’arte contemporanea restano talvolta oscure e poco comprese, la videoricetta e gli ologrammi degli autori faciliteranno la comunicazione con il pubblico» aggiunge Canevari. L’esposizione delle opere (cinque videoricette, cinque installazioni e dieci ologrammi) accompagnerà le tappe dell’IMAFestival con l’allestimento di mostre ed eventi in sedi di punta delle diverse città: a Milano nel Museo della scienza e tecnologia “Leonardo da Vinci”; a New York negli spazi della galleria d’arte Wook&Lattuada e di Eataly Fifth Avenue, avamposto americano della cultura gastronomica made in Italy; a Londra nell’Istituto italiano di cultura. L’iniziativa “Sport Your Food” nasce sotto l’egida dell’IMAFestival e ne segue l’intero tracciato, nell’alveo di Expo 2015 a Milano, a Londra incontra le Olimpiadi e a New York si confronta con una città artisticamente molto viva. E il percorso non finisce qui. «L’anno prossimo», conclude Rossella Canevari, «vogliamo spostarci verso Oriente e Russia, per chiudere il percorso nel 2015 proprio all’Expo del capoluogo lombardo».

 

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