Velenosi, maleodoranti e purtroppo sempre più diffusi, i mozziconi di sigaretta sono fra i rifiuti più difficili da smaltire. Una società americana è riuscita a riciclarli trasformandoli in posaceneri e bidoni della spazzatura
I mozziconi di sigaretta sono rifiuti molto diffusi a causa della pessima abitudine dei fumatori di gettarla per terra per spegnerla senza poi raccogliere il filtro: sembra che addirittura il 38 per cento dell’immondizia che sporca le strade sia costituita da rifiuti collegati al tabacco. Sulle spiagge italiane, poi, le cicce la fanno da padrone.
Velenose e maleodoranti, sono purtroppo anche fra i rifiuti più difficili da smaltire. Cosa che ne ha sempre scoraggiato la raccolta per quanto non siano mancate in passato le iniziative per limitarne l’impatto sull’ambiente, dal recupero in speciali contenitori alle campagne a tutela di coste e spiagge, come nel corso dell’ultima estate.
Tra le più recenti e interessanti c’è il lavoro di recupero svolto dall’azienda americana di riciclaggio TerraCycle che è riuscita a trasformare le sigarette, filtri compresi, in posaceneri, bidoni per la spazzatura, perfino in mobili in finto legno. Di stanza a New York ma diffusa in 20 Paesi, questa organizzazione ambientalista ha una base operativa forte e dinamica: 20 milioni di utenti strutturati in brigate che vengono retribuiti per raccogliere, inscatolare e spedire in sede centrale rifiuti di ogni genere, dai tappi di sughero alle bottiglie di plastica, dai vecchi vinili ai pacchetti di patatine, dalle carte di caramelle alle confezioni in tetrapak, fino ad arrivare a tessuti e imballaggi di tutti i tipi.
L’idea è che in un’economia basata su di un circolo virtuoso delle merci tutto si può riciclare. E i numeri sembrano dare ragione a questa scommessa: si parla di 10 mila scatoloni che ogni giorno arrivano in magazzino. Ogni brigata si concentra su un’unica tipologia di rifiuto scegliendo fra i 186 già presenti in catalogo. Ma sempre nuovi progetti di riciclo vengono e verranno messi in campo da TerraCycle. Il prossimo è appunto quello appena sperimentato delle cicche di sigaretta: la possibilità di dar loro un’altra vita trasformandole in nuovi prodotti, lavoro delle brigate a parte, potrebbe incoraggiare le iniziative di altre organizzazioni per la raccolta dei mozziconi incanalandone gli sforzi e creando fruttuose sinergie. Certo, sarebbe tutto più semplice se smettessimo di fumare.