Siamo in contatto via aria, acqua e suolo con sostanze nocive che spesso sono all'origine di fenomeni di sensibilizzazione, allergie, patologie croniche. I corsi formeranno uno specialista capace di scoprire la causa ambientale delle nostre malattie
Siamo tutti abbastanza consapevoli del fatto che l’ambiente in cui viviamo non è puro e incontaminato ma ce ne ricordiamo solo quando le sostanze inquinanti con cui entriamo in contatto quotidianamente causano la morte di qualcuno. Vedi amianto. Vedi diossina. Vedi falde acquifere contaminate da discariche abusive. Acqua, aria e suolo sono veicoli di sostanze potenzialmente dannose senza dimenticare che anche in casa non siamo sicuri al cento per cento (l’inquinamento indoor è un fenomeno ancora tutto da studiare). Il contatto prolungato con queste sostanze può causare malattie destinate ad aggravarsi nel tempo o a cronicizzarsi se non ne viene individuata velocemente la causa.
Per questo in autunno partiranno i corsi di specializzazione per formare un’importante e, per certi aspetti nuova, figura professionale: il medico ambientale. Una figura che nel prossimo futuro potrebbe avere buone opportunità di crescita dato che il nostro pianeta è, purtroppo, sempre più intossicato. Si tratta di uno specialista che agisce come un detective per scovare i fattori che sono alla base delle malattie respiratorie, delle allergie della pelle e persino di alcuni tipi di tumore, analizzando però il paziente nella sua totalità. Un medico che, oltre a studiare i sintomi, indagherà le abitudini di vita, l’ambiente domestico e lavorativo in cui si muove il paziente.
Assimas ha messo in evidenza che, oltre alle patologie emergenti di origine ambientale (sindrome da stanchezza cronica, sensibilità chimica multipla, fibromialgia), anche molte patologie croniche, tra cui asma bronchiale, allergie, malattie dermatologiche, si sviluppano sulla base di fattori ambientali. Questi vanno cercati non solo nell’inquinamento atmosferico, ma anche tra i diserbanti, i metalli pesanti, l’elettrosmog, gli insetticidi, le muffe e persino tra le nanoparticelle.