L’Ora della Terra, l’evento targato WWF che il 31 marzo inviterà a spegnere le luci di tutti i luoghi simbolo e monumenti del pianeta per dare una scossa simbolica alla lotta al cambiamento climatico, quest’anno lancia un’ulteriore sfida alle città. Quella di crearsi un’identità nuova, stavolta sostenibile. E propone anche in Italia la Earth Hour City Challenge, una sfida internazionale che premia le buone pratiche avviate dalle metropoli.
Tanti i temi sul piatto: aria, acqua, energia, cibo e consumi, rifiuti, biodiversità, consumo del suolo, abitazioni e trasporti. Senza tralasciare il coinvolgimento dei cittadini e le politiche integrate, in cui le singole azioni sono coordinate da una visione organica e complessiva.
L’idea è quella di creare una sorta di ‘contagio’ positivo. Per questa ragione l’organizzazione ambientalista sta distribuendo a centinaia di Comuni un kit per la sostenibilità urbana con un elenco di 10 azioni per ripensare le città che comprende: risparmio energetico, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, tutela della biodiversità urbana, riduzione del consumo del suolo e produzione di cibo a chilometri zero.
Ma oltre alle linee-guida, vengono fornite anche le soluzioni, già testate all’estero con risultati positivi. Le “Urban Solutions” portate a esempio riguardano Friburgo (Germania) dove il 50% degli spostamenti avviene a piedi o in bicicletta, Rizhao (Cina) che sta guidando il passaggio verso l’energia solare attraverso l’installazione di pannelli solari su tutti i nuovi edifici e l’Avana (Cuba) che fornisce più del 40% del consumo cittadino di verdure attraverso agricoltura urbana.
Il termine ultimo per candidarsi a capitale sostenibile di Earth Hour 2012 è il 29 febbraio e va contattato l’indirizzo email: [email protected]. Dopo una prima fase nazionale, i cui vincitori saranno presentati al pubblico nei giorni precedenti il 31 marzo, i Comuni italiani si confronteranno con i “competitor” stranieri impegnati nella sfida a livello internazionale.