L'iniziativa della regione porterà a piantare 4,5 milioni di nuovi alberi entro il 2024: vediamo come
Che la presenza di alberi nelle città sia importante per ridurre l’inquinamento, proteggere le fonti idriche e diminuire il ricorso a riscaldamento e raffreddamento lo dicono molti specialisti. L’architetto Stefano Boeri, noto tra le altre cose per aver dato vita a quello che può essere definito un manifesto in questo senso e cioè il “Bosco verticale”, lo sostiene da tempo. Non stupisce quindi che l’Emilia-Romagna, una delle regioni più ricche e industrializzate d’Italia con alcune zone ad alto inquinamento atmosferico, abbia deciso di piantare 4,5 milioni di alberi nei prossimi 5 anni. La proposta, lanciata dalla giunta dell’Emilia-Romagna e dal suo presidente Stefano Bonaccini si pone come obiettivo quello di trasformare la regione nel “corridoio verde d’Italia”. Una iniziativa che segue quelle già avviate in varie parti del mondo e, recentemente, dalla città metropolitana di Milano con la regia appunto dell’architetto Stefano Boeri.
Un nuovo albero per ogni abitante
Una nuova pianta per ogni residente, a partire dalle prime 500 mila che saranno piantate già quest’anno e che cresceranno nei giardini privati e delle scuole, “in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200 mila annuali che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai” riferisce la regione in una nota. Un’operazione in grado di incrementare del 20% il verde nelle città entro il 2024 aumentandolo di 5 metri quadri per ogni abitante con un costo di 14,2 milioni di euro in totale 1,6 dei quali già disponibile.
«Si tratta di un grande investimento verde che guarda al presente e al futuro della nostra regione. Un’iniziativa strategica per rendere più belle e vivibili le nostre città e i nostri territori e quindi migliorare la qualità dell’aria e della vita di tutti i cittadini. Un ulteriore tassello che va arricchire il piano per una svolta green dell’economia e della società regionali. Un passo avanti […] per dire che vogliamo ricostruire in fretta e farlo cambiando registro, scegliendo la sostenibilità», ha dichiarato il presidente Bonaccini.
Meno Co2, meno ricorso a riscaldamento e aria condizionata
I nuovi alberi, che nelle idee della giunta emiliano-romagnola contribuiranno a tagliare fino a 44 mila tonnellate all’anno di anidride carbonica, saranno così ripartiti: 2,5 milioni di piante andranno a riqualificare il verde nelle città e in ambito rurale; mentre
altri 2 milioni di alberi permetteranno di realizzare boschi tematici, tra cui quello lungo l’asta del Po, insieme a piantumazioni lungo le piste ciclabili, in particolare nel tratto emiliano della ciclovia del Vento, e altre infrastrutture pubbliche.
Nel periodo compreso tra i mesi di ottobre e dicembre 2020, Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni potranno rivolgersi ai vivai accreditati per ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora. Sarà consentita la scelta tra varietà specifiche adatte ai vari territori: piante prevalentemente autoctone coerenti con le caratteristiche ecologiche del sito di posa.