I ricercatori dell'Ibm Research India hanno trovato il modo di riutilizzare le celle ancora attive per alimentare lampade a led nelle nazioni in via di sviluppo
Quanti milioni di batterie di computer portatili si guastano ogni anno nel mondo? Difficile dirlo, ma solo negli Stati Uniti l’Enviromental protection agency (Epa) ha stimato che siano oltre 50 milioni che, moltiplicate per le tre o sei celle di ogni singola batteria, fa un numero impressionante di rifiuti elettronici da avviare allo smaltimento.
Fra poco potrebbe non essere più così. Gli esperti dell’Ibm Research India sanno bene, infatti, che quando una di queste batterie si guasta spesso il problema è di una singola cella. Così gli stessi ricercatori hanno trovato il modo di riutilizzare le celle ancora attive per alimentare lampade a led nelle nazioni in via di sviluppo dove gli allacci alla rete elettrica non sono certo alla portata di tutti. Ogni cella funzionante, infatti, riesce ad alimentare almeno per un anno una batteria a Led per quattro ore al giorno.
Il progetto, presentato a inizio dicembre all’Acm Dev 2014 di San José in California, è in fase di test tra gli abitanti di alcune baraccopoli di Bangalore. Due i problemi da risolvere sulla base dell’esperienza degli utilizzatori: i topi che mangiano i fili che alimentano le lampade a led e la scarsa luminosità delle stesse lampade. “Particolari” che all’Ibm Research India stanno cercando di risolvere per puro spirito solidaristico visto che, come ha ben sottolineato l’azienda statunitense, l’iniziativa non ha fini commerciali, ma soltanto umanitari.