Un’ora per la Terra, un’ora per ricordare all’umanità quanto sia importante salvaguardare il pianeta sul quale viviamo. L’Earth Hour è uno degli appuntamenti internazionali più sentiti in materia di sostenibilità, risparmio energetico e lotta ai cambiamenti climatici.
Cos’è l’Earth Hour, l’Ora della Terra
L’Earth Hour è un’iniziativa solidale nata nel 2007 a Sidney: portata avanti e inaugurata dal WWF è oggi uno dei movimenti green più diffusi a livello globale. In questi ultimi anni, poi, complice la militanza ambientale di Greta Thumberg e il movimento Fridays for future, l’attenzione all’evento ha assunto nuove dimensioni.
L’Ora della Terra cade annualmente l‘ultimo sabato di marzo e invita cittadini, istituzioni, governi e aziende a spegnere simbolicamente le luci per un’ora, così da supportare la lotta ai cambiamenti climatici. Il messaggio è chiaro: l’umanità, se agisce spinta da un comune obiettivo, può fare la differenza e invertire la rotta di un destino che sembra segnato.
La storia dell’Earth Hour è lunga e, dal 2007 a oggi, ha coinvolto sempre più paesi e comunità: partendo da Sidney, infatti, l’Ora della Terra è riuscita a raggiungere tutti gli angoli del pianeta. Spegnere le luci per un’ora significa creare consapevolezza e solidarietà, tanto che in questi anni sono stati molti i monumenti e i simboli nazionali che sono stati tenuti simbolicamente al buio: dal Colosseo alla Torre Eiffel, dal Cristo Redentore al ponte sul Bosforo, lo switch off diventa emblema di speranza e di lotta, soprattutto per le nuove generazioni.
Perché partecipare all’Earth Hour?
Partecipare all’Earth Hour è semplicissimo, anche per i singoli cittadini: è sufficiente stare al buio per un’ora (alle 20.30 di ciascun fuso orario) e riflettere su quanto i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale stiano minando la salute del pianeta, mettendo a repentaglio la vita sulla Terra.
I motivi per i quali prendere parte attivamente all’Ora della Terra sono molti e ogni anno si fanno più urgenti: le lancette del Doomsday Clock si avvicinano sempre più velocemente al punto di non ritorno, le api stanno scomparendo, la biodiversità è in pericolo e con lei la vita sulla Terra.
Accelerare la decarbonizzaione, passare più velocemente a fonti di energia rinnovabile, favorire la circular economy e una gestione più virtuosa dei rifiuti sono oggi le uniche strade percorribili per evitare la catastrofe ambientale che si paventa all’orizzonte.
Earth Hour 2020: come partecipare in Italia
Anche l’Italia partecipa attivamente all‘Ora della Terra 2020 che, quest’anno, cade sabato 28 marzo. Il centro propulsore dell’iniziativa sarà Venezia che, flagellata nei mesi scorsi dal fenomeno dell’acqua alta, è diventata il simbolo italiano della lotta ai cambiamenti climatici.
Le iniziative dei singoli cittadini nel 2020 dovranno necessariamente essere private: l’emergenza per il Coronavirus e le misure messe in atto per ridimensionare la portata del contagio ci costringono a casa per favorire la salute pubblica. Il momento storico, insomma, è favorevole alla riflessione privata e alla partecipazione digitale. Usiamo quindi l’hashtag ufficiale #connect2earth e diamo vita alle nostre iniziative simboliche volte alla salvaguardia del pianeta.
Tutti, però, sono invitati a firmare la petizione “Voice for the planet“: tutte le firme raccolte saranno infatti presentate ai leader del mondo così da accelerare i virtuosismi legati alla lotta ai cambiamenti climatici, nonché tutte le azioni capaci di salvaguardare il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Siete pronti a spegnere la luce? L’appuntamento è sabato 28 marzo a partire dalle 20.30!
Serena Fogli