Wise Society : Scienza e tecnologia per sfamare il pianeta

Scienza e tecnologia per sfamare il pianeta

di Francesca Tozzi
28 Novembre 2012

Grandi sfide attendono l'agricoltura del terzo millennio: saprà sfamare tutti gli abitanti del pianeta con soluzioni sostenibili e sicure? Per rispondere scienziati e produttori si incontreranno a Milano al convegno La Scienza in Campo

Rispettare l’ambiente con pratiche agricole capaci di preservare la fertilità della terra o garantire a tutti l’accesso al cibo magari puntando su tecnologie controverse ma in grado di aumentarne la produttività? È possibile conciliare sostenibilità e sicurezza con il problema non risolto della fame nel mondo? Per tentare di dare una risposta, scienziati, istituzioni, esperti di agricoltura e produttori si incontreranno a Milano in occasione del convegno La Scienza in Campo, che si svolgerà il 30 novembre dalle 9 alle 14 a Palazzo Isimbardi.

Fra gli altri Antonio Pascale, agronomo e scrittore, Giovanni Ballarini, Università di Parma, Mario Manaresi, sustainable agricolture manager Basf, Claudia Sorlini, coordinatrice del Comitato Scientifico per Expo2015 del Comune di Milano, e Paola De Majo di Coldiretti.

Una giornata di riflessione, con il patrocinio della Commissione Europea, sulle sfide che attendono il pianeta per sfamare tutti i suoi abitanti. Ma cosa pensano gli Italiani della tecnologia applicata all’agricoltura moderna, e del cibo che consumiamo tutti i giorni? In teoria, tutti siamo d’accordo che agricoltura e ricerca scientifica sono concetti complementari. Ma appena ci chiedono di descrivere i nostri consumi alimentari – dove andiamo a fare la spesa, quali coltivazioni e allevamenti prediligiamo e quanto siamo disposti a spendere – emergono contraddizioni e pregiudizi. A dominare l’immaginario collettivo è ancora la fattoria di cento anni fa.

 Lo rivela l’indagine svolta per il secondo anno consecutivo da Espansione, in collaborazione con l’Istituto Interactive Market Research, che ha intervistato un campione rappresentativo del consumatore italiano di mille persone. Crescono gli italiani che si rivolgono al discount: dal 7,1% del 2011 all’11,6% del 2012, ma anche quelli che dichiarano di comprare regolarmente prodotti a km 0 locali e di stagione (da 58,1% nel 2011 a 75,1% nel 2012). Nell’80% dei casi si dichiarano disponibili a rinunciare alla carne (addirittura quasi un 30% dichiara di farlo già ovvero di essere in pratica vegetariano), ma nel 30% dei casi ammettono di andare regolarmente in un fast food tipo McDonald’s più volte al mese. Altro dato interessante: il 66% legge sempre o quasi sempre le etichette dei prodotti alimentari. Il giudizio sugli OGM è sfumato, ma nel complesso permane una resistenza di fondo che non li fa percepire come una soluzione né gradita né efficace. Tuttavia un seppur piccolo spiraglio di positività emerge dalla domanda sull’opportunità di consentire le coltivazioni OGM: il 75% pensa debbano essere consentite o con una stretta regolamentazione per legge oppure per scopi scientifici e di ricerca. Quindi con forti limitazioni, ma consentite. È una prova che gli intervistati sono comunque aperti al cambiamento e all’accettazione di nuove soluzioni purché presentate e gestite in modo serio e credibile. I risultati della ricerca saranno presentati in apertura del convegno, dopo i saluti del Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, da Marco Gatti, direttore di Espansione e Maurizio Pucci, Amministratore Delegato Interactive Market Research.

In contemporanea con il convegno, si svolgerà l’Hackathon Scienza in Campo, una gara di programmazione tra hacker ed esperti di informatica sui temi “Buono, sano e sicuro. Il social network di chi mangia sostenibile”, per sviluppare la prima App in grado di mettere in contatto consumatori, commercianti e produttori e di indicare valori nutrizionali, prodotti di stagione, consumi sani, sicuri e intelligenti. La partecipazione al convegno è gratuita. Per informazioni e per registrarsi: www.espansioneonline.it

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