Mara Gualandi
APRE
L'esperta in politiche comunitarie non ha dubbi: discriminare e penalizzare le donne in campo scientifico in tutti i Paesi della UE è, non solo la violazione di un diritto, anche un grave errore che può far danni a tutta la società. Per questo è venuto il momento di cambiare non tanto le leggi quanto il nostro modello culturale, arretrato e nemico dell'innovazione. A favore non delle "quote rosa", ma di un riconoscimento autentico e paritario ormai non più rimandabile
Biografia
28 Luglio 2011
Mara Gualandi è nata a Vignola (Modena).
Appena laureata in Scienze Politiche all'Università di Bologna (fine anni Settanta) è andata a Bruxelles per uno stage nell’ambito della Commissione dell’Unione Europea, dove è rimasta per alcuni anni. Finita questa esperienza è tornata a Roma, mantenendo però sempre i contatti con il mondo comunitario. Si è occupata nel corso degli anni, prima di agricoltura e poi di promozione di iniziative e finanziamenti a sostegno della ricerca europea, mettendo la sua esperienza al servizio dell’APRE (Ente di ricerca no profit). Qui svolge il ruolo di Punto di contatto nazionale per il 7° Programma Quadro di ricerca e innovazione tecnologica dell’Unione Europea sul tema “Scienza nella Società” che si propone, tra l’altro, di promuovere l'avanzamento delle donne nella carriera scientifica e un miglior utilizzo del loro talento professionale, per il bene della collettività.