Il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per numero di dirigenti donna in azienda. La Ceo e presidente di Henkel Italia, multinazionale da sempre attenta ai temi Esg cui fanno capo brand noti come Dixan e Bio Presto, spiega il valore aggiunto che potrebbero dare a imprese e società. Se solo fosse consentito loro di farlo...
L’Italia è uno dei Paesi europei con il minor numero di donne amministratore delegato o impegnate in altri ruoli apicali all’interno delle organizzazioni. Un ritardo che si sta via via recuperando per infrangere, finalmente, quel famoso soffitto di cristallo che segna ancora una differenza piuttosto sostanziale fra uomini e donne nei posti di comando, ma ancora molto resta da fare per una società e un’economia realmente più meritocratiche e inclusive. Mara Panajia è Ceo e presidente di Henkel Italia, storica multinazionale con posizioni di leadership nei segmenti della cura dei capelli, del bucato e della pulizia della casa con prodotti molto noti che da decenni fanno parte del nostro quotidiano: da Dixan a Bio Presto, da Nelsen a Vernel, passando per Perlana, Pril, Gliss e Schwarzkopf.
L’azienda, fondata nel 1876, impiega oggi circa 48mila collaboratori nel mondo producendo un fatturato globale di oltre 21,5 miliardi di euro (2023), ed è da sempre attenta ai temi Esg, specie quello della Diversity, equity & inclusion, ambito nel quale promuove, fra le altre cose, l’Osservatorio “Genere e Stereotipi”, base di iniziative tese a diffondere una nuova cultura dell’inclusione, di cui la Panajia stessa, al vertice appunto dell’azienda in Italia, è esempio concreto.
L’abbiamo intervistata su questo, ma anche su altri interessanti progetti che l’azienda porta avanti con importanti obiettivi in termini di neutralità carbonica, economia circolare, protezione della biodiversità, per esempio attraverso packaging innovativi riciclabili o riusabili e la riduzione del consumo di acqua per la produzione dei propri prodotti. Fra questi, solo per citarne uno, Prospettiva Terra, di cui è capofila insieme con altre aziende: coordinato dal professor Stefano Mancuso, ha l’obiettivo di studiare il ruolo degli alberi nella lotta al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. Un progetto per il quale viene lanciata una nuova call to action rivolta ad altri brand che avessero voglia e sentissero l’impellenza di sostenere questa importante iniziativa.
>>> TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Prospettiva Terra: così le piante salveranno le nostre città
Intervista e testi: Vincenzo Petraglia
Riprese: Fabio Restelli