Mentre il dibattito infuria si confrontano i risultati di studi e ricerche. Ma per capire quali sono i loro effetti occorrerà aspettare molti anni
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Image by © Jim Richardson/CORBIS
Non è stato dimostrato che gli Ogm facciano male agli animali o all’uomo: c’è chi presenta dossier sui possibili danni al fegato dei bovini che se ne alimentano, e qualcuno denuncia possibili disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale. Un esempio: del mais Mon 810, approvato dall’Efsa di Parma, nuove acquisizioni proverebbero gli effetti negativi sull’apparato intestinale.
I controlli sono lunghi e dettagliati ma la paura principale è che le piante OGM possano portare nell’intestino, attraverso il loro DNA modificato, geni resistenti agli antibiotici: questi, come è noto, sono le uniche armi contro i batteri patogeni, sempre meno efficaci a causa dell’insorgenza, dovuta a varie cause, della resistenza agli antibiotici.
C’è chi teme il possibile effetto allergizzante degli OGM perché derivano da organismi mai utilizzati prima nell’alimentazione (al contrario degli incroci fra alimenti comuni). Ma il DNA dei cibi che mangiamo tutti i giorni, spiegano i genetisti, non viene mai assorbito dall’organismo perché si degrada prima nello stomaco quindi questi rischi non sussistono. Insomma, è ancora tutto da dimostrare e nulla ancora si può escludere con certezza.