La questione ambientale sarà trattata anche nelle inchieste principali, tra i temi l'inquinamento indoor e le smart city
Entro la fine del 2023 il mercato dei depuratori d’aria nell’Asia del Pacifico rappresenterà il 35% di quello globale che varrà circa 33,15 miliardi di dollari. La previsione è contenuta nel rapporto 2017-2023 “Global Air Purifiers market” di ResearchAndMarkets.com. Il motivo è strettamente legato ai livelli di inquinamento di quelle aree e alla sempre maggiore consapevolezza delle persone sulle questioni climatiche. Per questo nei Paesi del sud-est asiatico l’aria pulita sta diventando un benefit. A parlarne sarà anche Report, il programma di approfondimento di RaiTre, che nella 23esima stagione al via il 21ottobre, si occuperà anche dell’emergenza climatica.
A report si parlerà di emergenza climatica
«Lo faremo con una serie di miniclip che gli inviati del programma hanno raccolto mentre erano al lavoro per altre inchieste», spiega Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore del programma. Una di queste miniclip racconta di un albergo di lusso a Shanghai che, tra i benefit, offre camere con aria purificata. Una circostanza che ha indotto la redazione del programma a farsi alcune domande.
«È inquietante pensare che potrebbe esserci un giorno in cui l’aria pulita potrebbe essere un bene che soltanto i più ricchi potranno permettersi», ammette il giornalista che ha messo in cantiere un servizio sulla qualità dell’aria che si respira all’interno degli uffici, «perché sappiamo tutto dell’inquinamento dell’aria delle città, ma nulla di quello che respiriamo quando stiamo al chiuso».
Un osservatorio privilegiato
E le domande non si fermano qui. Alla mail di Report vengono indirizzate una media 35.000 segnalazioni a stagione. Tra queste, continua Ranucci, «sono tante quelle che riguardano l’ambiente: questo ci fa capire che si tratta di un tema importante per la gente, motivo per cui abbiamo deciso di occuparcene». Tra le altre questioni affrontate da Report con le miniclip ambientali ci sono anche l’inquinamento da plastica e lo scioglimento dei ghiacciai.
«Report è sempre stato un osservatorio privilegiato capace di anticipare e sottolineare i temi caldi», aggiunge il conduttore che, così come prima di lui faceva Milena Gabanelli, non si è mai tirato indietro nell’affrontarli. «Oggi gli italiani», dice, «sono preoccupati per la mancanza di lavoro, perché faticano a orientarsi nel mondo dell’informazione, per i livelli d’istruzione e anche per le questioni alimentari».
Le nuove inchieste
Le questioni alimentari sono state già affrontate nella prima puntata di Report con un servizio di Bernardo Iovene sulla presenza di metalli nel caffè. Nelle altre puntate, poi, sono previsti servizi sui falsi miti del sale – «dell’Himalaya, grigio, nero, anche in questo caso cercheremo di capire cosa c’è dentro» -, e su quanto latte italiano c’è realmente nei prodotti Dop nel cui disciplinare è previsto l’utilizzo di materia prima di casa nostra. Gli inviati di Report, inoltre, approfondiranno il tema dei medicinali prodotti in India nei quali è stata riscontrata la presenza di sostanze cancerogene, di un traffico di frutti di mare clandestini, dello stato dell’arte dello sviluppo digitale in Italia, dei rischi per la privacy e per la salute legati all’implementazione del 5G e delle smart city.