Wise Society : Valentina Lodovini: per rilassarmi leggo poesie
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Valentina Lodovini: per rilassarmi leggo poesie

di Francesca Tozzi
28 Aprile 2011

La giovane attrice umbra, arrivata al successo nei panni di Mara, protagonista del film "La giusta distanza" di Carlo Mazzacurati racconta che sono ancora i provini a metterle più ansia. E che la sera, allontana tensioni e pensieri negativi affidandosi al potere dei versi. Poetici

Valentina Lodovini, attrice - foto dello studio Lucherini PignatelliUmbra, classe 1979,  con lo sguardo di chi non si fa prendere in giro ma allo stesso tempo non si prende troppo sul serio, Valentina Lodovini è una delle promesse del cinema italiano ed è solo all’inizio. A 19 anni già sapeva che voleva fare l’attrice e infatti, dopo la formazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, non si è più fermata. Ha cominciato con una piccola parte nel film di Michele Placido Ovunque sei per poi recitare ne L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino e in A casa nostra di Francesca Comencini. Sarà Mazzacurati a darle il suo primo ruolo da protagonista, quello di Mara in La giusta distanza, per il quale ottiene la nomination al David di Donatello. Ma non ci sono solo ruoli drammatici nel suo repertorio: basti pensare alle più recenti commedie brillanti Benvenuti al Sud e La donna della mia vita. Passando per Fortapàsc, Pornorama, Generazione mille euro. E non si è fatta mancare fiction e miniserie tv di successo. L’abbiamo incontrata per parlare del suo mestiere e del suo modo di “sopravvivere” in un mondo così competitivo.

Una vita piena di impegni e di soddisfazioni, la sua, nonostante la giovane eta. Che prezzo paga allo stress?

Ogni mestiere ha i suoi stress. Ogni cosa fatta con amore e passione comporta un grande coinvolgimento e quindi un certo carico di ansia, ma nulla che non si possa sopportare. Nei momenti peggiori ricordo a me stessa quanto sono fortunata: faccio esattamente quello che sognavo di fare sin da bambina. Ma è vero che ogni cosa ha un suo prezzo e che ogni traguardo richiede delle scelte e dei sacrifici. E io sono disposta a farne ancora mille, centomila milioni per continuare a fare l’attrice.

Scena del film "LA DONNA DELLA MIA VITA" foto dello studio Lucherini Pignatelli

Le idee chiare e la grinta non le mancano, ma qual è la parte del suo lavoro dove le risulta più difficile gestire stress e ansia?

Sicuramente i provini: puoi averne sostenuti a centinaia ma l’adrenalina ti travolge ogni volta, come fosse la prima.

Locandina del film (la foto è di Giovanni Gastel)La notorietà crescente implica anche più impegni, più aspettative di pubblico e critica. Come sta vivendo questo passaggio? La sua vita privata ne risente?

Sinceramente non ho mai pensato alla notorietà. Dopo il successo di Benvenuti al Sud mi sono accorta che qualcosa stava cambiando rispetto al pubblico, ma io ho l’ansia di migliorarmi in continuazione. Per cui penso sempre al fatto che potevo fare meglio. Il vero passaggio importante è solo quello personale e interiore. La mia vita personale, la mia dimensione privata, poi, è lontana dal mondo del cinema, della tv e del teatro e credo che sia anche questo che mi aiuta a conservare la lucidità rispetto al reale.

Si è mai sentita in crisi e sul punto di mollare il suo lavoro per delusione, stanchezza, scoraggiamento?

Il mio lavoro è fatto anche di delusioni, stanchezza e scoraggiamento: l’ho imparato il primo giorno che sono arrivata su un set. Nessuna crisi però: fa parte del gioco e io amo questo gioco.

Tutti abbiamo un’arma segreta per gestire il nostro stress quotidiano. Cosa fa Valentina Lodovini contro le ansie e le inquietudini della vita di tutti i giorni?

Ormai da quasi due anni la sera, prima di andare a dormire, ho preso l’abitudine di leggere libri di poesia. A volte sono componimenti che mi appassionano, a volte che mi irritano… ma è il buon modo per “decomprimermi” e allontanare i pensieri grigi della giornata appena trascorsa.

 

 

 

 

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