Wise Society : Psicofitness: allenare mente e corpo a star bene

Psicofitness: allenare mente e corpo a star bene

di Vincenzo Petraglia
13 Ottobre 2011

Per prevenire i disturbi psichici è fondamentale mantenere il cervello in forma come il fisico. Imparando a gestire l'ansia ma anche a controllare la respirazione e il battito cardiaco

Dicono le neuroscienze (che studiano la struttura, le funzioni e la biochimica del sistema nervoso centrale e periferico) che il nostro cervello, se opportunamente stimolato, è in grado di modificare le sinapsi, cioè i collegamenti tra le singole cellule cerebrali, cambiando così anche il suo modo di funzionare. E proprio da questa consapevolezza parte il nuovo approccio scientifico, introdotto da qualche anno anche in Italia, che va sotto il nome di psicofitness. Una scienza che ha l’obiettivo di prevenire i disturbi psichici, sempre più frequenti nella nostra società (l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede, che diventeranno entro il 2020, la seconda causa di disabilità nei Paesi occidentali, subito dopo le malattie cardiovascolari), attraverso una serie di concrete azioni che possano contribuire a garantire il benessere mentale dell’individuo. «La psicofitness (www.psicofitness.com) pone l’attenzione sul benessere mentale totale della persona, cercando di capire il modo in cui funzioniamo e come fattori ambientali e stili di vita possano modificare la chimica del nostro cervello, sia in positivo che in negativo», spiega lo psichiatra Giampaolo Perna, direttore del Centro Europeo per i Disturbi d’Ansia ed Emotivi di Milano e uno dei massimi esperti in questo campo a livello mondiale, anche autore del recente libro Psicofitness. Una nuova scienza per il benessere della mente (Sperling & Kupfer). «Il benessere mentale dipende anche dalle decisioni che ciascuno di noi prende, da come manteniamo attivo il nostro corpo,  o ancora da come ci rapportiamo agli altri e dal modo in cui trascorriamo il tempo libero. Tutti elementi che ciascuno di noi, se vuole, può controllare e modificare», aggiunge Perna. Obiettivo ultimo della psicofitness è favorire l’equilibrio fra le diverse componenti del cervello, ognuna delle quali controlla i nostri organi, istinti ed emozioni, a partire da esercizi specifici e corretti stili di vita. Come? Attraverso l’integrazione dei più recenti studi di neurobiologia, psicologia, psichiatria, scienze dell’alimentazione oltre a meditazione e spiritualità, anch’esse viste nell’accezione di possibili apportatrici di benessere a mente e corpo.

Stress prolungato e ansia patologica

Ansia e stress sono spesso correlati: se è vero che lo stress ha in sé un effetto benefico sul cervello è anche vero che a dosi esagerate può provocare diversi disturbi fra cui attacchi di panico e fobie. Ma lo stress non è altro che un sistema di difesa dell’organismo agli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Assediato da problemi che richiedono una costante attenzione per essere affrontati efficacemente, l’organismo libera nel sangue epinefrina (detta anche adrenalina) e norepinefrina (o noradrenalina) che hanno come effetto l’aumento di frequenza cardiaca, respiro, secrezione ghiandolare, contrazione muscolare. «Entro certi parametri non ci sono problemi», conferma lo specialista. «Le difficoltà, invece, cominciano quando lo stato d’allerta dell’organismo è sempre attivo e si cronicizza con conseguenze che vanno dall’indebolimento delle difese immunitarie alla compromissione di psiche e corpo». Basti solo pensare ai sempre più diffusi disturbi psicosomatici come l’ulcera generata da stress prolungato. «Ecco perché è importante ritagliarsi degli spazi nella propria giornata per “mettere a riposo” questo sistema di difesa, spegnendo radio, tv e pc, e concedendosi momenti di pausa in cui tenere lontani i problemi, abbandonare i pensieri negativi e ansiogeni dando spazio al silenzio mentale», consiglia lo specialista.

Respirazione, battito cardiaco e postura

«Spesso però il problema è che siamo talmente abituati a ritmi alterati che, anche quando abbiamo qualche momento libero, non siamo capaci di goderne appieno», continua Perna. «Ecco perché è importante diventare consapevoli dei meccanismi che condizionano la nostra salute mentale e apprendere modi e tecniche che possano aiutarci a riequilibrare il nostro benessere psicofisico». Ecco le regole principali: cervello e respirazione si influenzano reciprocamente. Il primo comanda la respirazione ma a sua volta funziona bene se riceve a sua volta un’adeguata ossigenazione. Bisogna, quindi, imparare a respirare in maniera armonica riempiendo d’aria, spingendo col diaframma, prima la pancia e poi il torace diversamente dal modo disordinato in cui facciamo abitualmente. Ci si può esercitare usando, per esempio, un metronomo con l’obiettivo di rendere la respirazione il più regolare possibile. Stress, ansia, vita sedentaria possono provocare contratture muscolari costanti che rischiano di trasformarsi in posture scorrette che alla lunga possono avere ripercussioni sull’equilibrio psicofisico della persona. Un modo per correggerle sono costante attività fisica insieme a esercizi di rilassamento. Molti studi dimostrano la correlazione tra funzionamento cardiaco e benessere mentale. Per esempio chi soffre di depressione è più esposto alle patologie cardiache. In genere la mancanza di controllo delle proprie emozioni negative (come rabbia e paura) non giova alla salute del cuore perché rende irregolare il battito. Un buon esercizio sarebbe quello di ritagliarsi un po’ di tempo nella giornata per concentrarsi su se stessi escludendo il mondo circostante, un po’ come si fa con la meditazione capace di rallentare la frequenza cardiaca. Può aiutare eseguire due respirazioni lente e profonde, accompagnando la respirazione fino al termine dell’espirazione. A questo punto si riporta l’attenzione sulla regione cardiaca cercando di immaginare la respirazione passare per il cuore e immaginando una sensazione di calore e di espansione nel torace mentre si cerca di concentrarsi e visualizzare con il pensiero situazioni che inducono emozioni serene e positive.

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