Per qualcuno è questione di chimica, un fatto di neuroni. Per altri è l’appagamento di un bisogno, fisico, biologico. Tensione trascendente, o semplice sinapsi. Sete di verità o paradiso artificiale: raggiunto con farmaci, droghe, sesso. Fonte di paradossi, squilibrata, relativa. La ricerca (scientifica) della felicità è un viaggio misterioso e appassionante attraverso le neuroscienze, la psicologia, la religione, l’antropologia, la sociologia. Che finisce per portarci al centro di noi stessi. Perché se tutta la nostra esistenza è tesa a massimizzare la totalità del piacere e della realizzazione personale, la domanda di fondo è: come arrivarci? Esiste una formula della felicità? L’ottava edizione del Festival delle scienze va a indagare un’idea radicata nella nostra esperienza fin dall’antichità della storia umana. Che non riguarda solo il singolo individuo: perché la felicità è anche un problema politico ed economico, influenza le decisioni, è l’obiettivo di fondo, il sottointeso di ogni azione. Ma che cos’è davvero questo concetto, che viene sancito come un diritto in alcune Costituzioni e anche nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti? Il Festival delle Scienze – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura – sarà un’avventura attraverso lectio magistralis, incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre, spettacoli, con i grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale. Ma anche con filosofi, storici della scienza, scrittori, esperti, che indagheranno il significato profondo della più urgente domanda personale che ogni essere umano deve affrontare. Quali sono, dunque, i comportamenti che ci portano alla felicità? Quali sono le sue basi nel nostro cervello? Come varia attraverso le culture? Esiste per gli animali? Possiamo mettere la felicità al centro delle nostre decisioni politiche?La felicità non è solo un concetto astratto: è anche un importante indicatore economico. Perché lo sviluppo non è solo legato al reddito, ma alla qualità della vita. È su questi temi che rifletterà l’economista indiano Amartya Sen, premio Nobel per l’Economia nel 1998 durante l’atteso incontro che affronterà il tema del rapporto tra felicità e disuguaglianze, venerdì 18 gennaio alle 21 in sala Petrassi. Ma anche altri pesonaggi di spicco saranno presenti: incontro dopo incontro, si proverà a cercare e a trovare una sede di questa felicità. Per provare a capire se questo pervasivo oggetto dell’indagine umana è il frutto di una reazione chimica, o è qualcosa di più profondo dentro di noi. E che cosa, davvero, ci può insegnare una scienza della felicità.
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