Sulla riviera romagnola è stata inaugurata la prima spiaggia italiana dotata di ombrelloni fotovoltaici dove è possibile ricaricare i propri gadget elettronici... E poi lettini con connessione wi-fi, pensiline per la ricarica di biciclette e veicoli elettrici, un sistema di videosorveglianza per la prevenzione dei furti, e molto altro...
Tecnologia in spiaggia. Una volta significava portarsi in riva al mare il cellulare o il lettore cd o la videocamera, oggetti indispensabili alla vita quotidiana che finivano inevitabilmente con lo scaricarsi quasi subito o con il riempirsi di sabbia… cosa che non ci possiamo permettere con i più costosi tabelt e smartphone.
Per fortuna che qualcuno ha pensato di dotare una spiaggia di tutto il necessario per gli amanti della tecnologia: dagli ombrelloni fotovoltaici telegestiti da remoto, che si aprono e chiudono con il telecomando e dove è possibile ricaricare i propri gadget, ai lettini con connessione wi-fi, dalle pensiline per la ricarica di biciclette e veicoli elettrici a un sistema di videosorveglianza per la prevenzione dei furti, così finalmente potremo fare il bagno senza chiedere al vicino di guardarci le borse. Ma non basta: ci sono anche il telesoccorso per la sicurezza dei bagnanti, le webcam panoramiche e i totem interattivi che offrono in tempo reale informazioni turistiche e sulla qualità dell’aria.
La prima Tecnospiaggia è stata inaugurata a Bellaria-Igea Marina, sulla riviera adriatica. Questo progetto, sviluppato da Telecom Italia e dalla romagnola Ump, consentirà di dotare gli stabilimenti balneari di servizi tecnologici innovativi in grado di rendere le spiagge più sicure, efficienti ed ecosostenibili attraverso la piattaforma Nuvola Italiana Telecom e grazie alla tecnologia Plc (PowerLine Communication) sviluppata da Umpi, che tramite onde convogliate lungo la rete elettrica abilita servizi di connessione, antiaggressione, analisi video e messaggistica. Un modello che ha grandi possibilità di applicazione – gli stabilimenti balneari in Italia sono 12.000 – e un mercato potenziale non indifferente visto che il nostro Paese si sviluppa molto lungo la costa e vive, in certe zone, solo di turismo.
Un unico dubbio: con tutte queste belle possibilità tecnologiche, ci sarà ancora qualcuno che andrà al mare per fare il bagno?