Secondo il rapporto annuale di Bloomberg New energy Finance ben 310 miliardi di dollari sono stati investiti nel settore che cresce del 16%. Ma l'Italia è in controtendenza...
È una crescita esponenziale quella degli investimenti finanziari nel settore delle energie alternative passati dai 60,2 miliardi di dollari del 2004 ai 310 miliardi di dollari del 2014. A diffondere i dati economici di un settore che è cresciuto del 16% nel solo 2014 è lo studio annuale di Bloomberg New Energy Finance appena diffuso.
A spingere in alto gli investimenti, sottolinea lo studio, contribuiscono la crescita delle installazione di pannelli fotovoltaici (+34%) e dell’eolico offshore (+10%). A guidare la crescita la Cina con un investimento complessivo di 89,5 miliardi di dollari e una crescita del 32% rispetto al 2014. Dietro la potenza asiatica si attestano gli Stati Uniti con 51,8 miliardi di dollari con un incremento dell’8% e a seguire Giappone (41,3 e +12%), Canada (9 miliardi e +26%). Da record la performance brasiliana: +88% sul 2014 e un investimento di 7,9 miliardi di dollari.
In questo panorama arranca la vecchia Europa nella quale non si riscontra lo stesso interesse per l’eolico offshore (+1% di potenza nonostante i 66 miliardi investiti) nonostante gli spazi marini e ventosi a disposizione: solo tre i parchi eolici finanziati, tra cui il Gemini nel Mare del Nord, 85 km sopra la costa di Groningen, che con le sue 150 turbine che forniranno 600 MW sarà il più grande parco eolico al mondo; il Dudgeon, al largo delle coste di Norfolk, nelle Isole Britanniche che avrà una potenza di 402 MW e il Wikinger (350 MW) in fase di realizzazione nell’area tedesca del Mar Baltico.
Decisamente in controtendenza l’Italia dove gli investimenti nelle energie rinnovabili sono calati del 60% fino ad arrivare a 2 miliardi di dollari, a causa dei tagli retroattivi delle tariffe a sostegno degli impianti fotovoltaici che, al contrario, crescono nel resto del mondo grazie alla tecnologia che ha migliorato il rapporto qualità-prezzo.