Ecco vantaggi e svantaggi dell’energia nucleare
Pulita ed ecologica, eppure suscita molte preoccupazione riguardo alla sicurezza e la gestione delle scorie. Il dibattito “energia nucleare: pro e contro” è sempre molto acceso e controverso e coinvolge aspetti scientifici, economici, ambientali ed etici. Se, infatti, da una parte l’energia nucleare è una soluzione per ridurre le emissioni di carbonio e combattere il cambiamento climatico, non mancano le preoccupazioni relative alla gestione dei rifiuti radioattivi, alla sicurezza delle centrali nucleari e al rischio di proliferazione nucleare. Tutto questo non fa che alimentare il dibattito su vantaggi e svantaggi dell’energia nucleare.

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Cosa s’intende per energia nucleare
Ma da cosa dipendono le perplessità? E quali sono invece i benefici riconosciuti di questo tipo di energia? Prima di analizzare a fondo la questione energia nucleare: pro e contro, è bene capire cosa s’intende esattamente per energia nucleare.
Innanzitutto, l’energia nucleare è una forma di energia che può essere ottenuta, appunto, attraverso processi che coinvolgono il nucleo degli atomi. I principali modi per generarla sono la fissione nucleare e la fusione nucleare.
La fissione nucleare avviene quando un nucleo atomico pesante, come l’uranio-235 o il plutonio-239, si divide in nuclei più leggeri dopo aver assorbito un neutrone. Durante questo processo, viene liberata una grande quantità di energia, insieme ad altri neutroni che possono innescare ulteriori fissioni in una reazione a catena.
La fissione è il principio fondamentale che alimenta le centrali nucleari, dove il calore generato viene utilizzato per produrre vapore e azionare turbine per generare elettricità.
La fusione nucleare avviene, invece, quando nuclei leggeri, come quelli dell’idrogeno, si uniscono per formare nuclei più pesanti, come l’elio. La fusione libera una quantità enormemente superiore di energia rispetto alla fissione ed è il processo che alimenta le stelle, compreso il Sole. Tuttavia, la fusione controllata per produrre energia elettrica in modo pratico è ancora in fase di ricerca e sviluppo.
Di fatto le scoperte riguardanti la radioattività hanno letteralmente cambiato il mondo a partire dalla fine dell’800. Dopo che il fisico Antoine Henri Becquerel nel 1896 scoprì la radioattività e le ricerche di Marie e Pierre Curie mostrarono che alcuni elementi, come l’uranio e il torio, emettono radiazioni a causa della disintegrazione dei loro nuclei, la ricerca sul nucleare, in un secolo, ha fatto passi da giganti. Anche se, purtroppo, la questione nucleare è stata e continua ad avere una connotazione negativa anche per quanto riguarda le potenzialità distruttive di questa energia se non controllata. In ogni caso, tutte scoperte del XX secolo (la comprensione delle reazioni a catena, il primo reattore nucleare, le prime centrali nucleari in Nord America, Europa e Asia) hanno portato all’implementazione di un’energia potente ma che continua a essere controversa. Se, infatti, i vantaggi dell’energia nucleare sono evidenti sotto il profilo della sostenibilità, le sfide in termini di sicurezza e gestione dei rifiuti non sono affatto semplici da affrontare e la questione energia nucleare pro e contro continua ad essere attuale e di importanza fondamentale per il futuro.

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Energia nucleare: pro e contro
L’energia nucleare presenta sicuramente benefici significativi in termini di riduzione delle emissioni e stabilità energetica, ma non mancano le questioni da dirimere che riguardano sicurezza, gestione dei rifiuti e costi.
Insomma, mettere a confronto vantaggi e svantaggi dell’energia nucleare è sempre molto interessante ed è una diatriba che si ripresenta orna prepotente ogni volta che si parla di efficientamento energetico, crisi energetica e costi. Perché, purtroppo, anche se sostenibile e pulita, l’energia nucleare desta non poche perplessità.
La decisione di utilizzare o meno l’energia nucleare deve essere presa considerando tanti fattori, insieme alle specifiche esigenze energetiche e alle politiche ambientali di ciascun Paese. Una discussione quanto più attuale in queste settimane in Italia, dove la questione si riapre periodicamente e dove, nonostante i referendum abrogativi e l’opinione pubblica contro il nucleare, il Consiglio dei ministri sta lavorando proprio a un disegno di legge delega sul nucleare per costruire centrali di “nuova generazione”.
I vantaggi dell’energia nucleare
Addentriamoci ancora di più nel tema sui pro e contro dell’energia nucleare partendo proprio dai vantaggi elencati qui sotto (a cui faranno ovviamente da contraltare gli svantaggi). Per quanto riguarda i pro: si va dalle basse emissioni di CO2 all’alta densità energetica, dall’affidabilità alla riduzione della dipendenza da combustibili fossili fino allo sviluppo tecnologico.
Basse emissioni di CO2
Secondo i suoi sostenitori, l’energia nucleare offre un’opzione a basse emissioni di carbonio che può contribuire in modo significativo alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile e meno dipendente dai combustibili fossili (anche se il Report dell’European Environment Bureau “Nuclear Phase-out dice il contrario).
Le centrali nucleari producono energia attraverso reazioni che non comportano la combustione di combustibili fossili. Pertanto emettono quantità trascurabili di anidride carbonica (CO2) durante il loro funzionamento. Inoltre, anche considerando le emissioni lungo l’intero ciclo di vita della centrale, che includono la costruzione della struttura, l’estrazione e l’arricchimento dell’uranio, nonché la gestione dei rifiuti, le emissioni di gas serra rimangono molto basse.
Alta densità energetica
Un grande vantaggio derivante dall’energia nucleare è la sua alta densità energetica ovvero la produzione di una grande quantità di energia che può essere estratta da una piccola quantità di combustibile nucleare, come l’uranio o il plutonio. Questo si traduce in un ridotto fabbisogno di combustibile visto che le centrali nucleari possono operare con meno risorse. L’alta densità energetica dell’energia nucleare rappresenta un vantaggio significativo nel contesto della produzione di energia.
Affidabilità
Le centrali nucleari possono funzionare in modo continuo per lunghi periodi (fino a 18-24 mesi) senza interruzioni, garantendo una fornitura stabile di energia. Si tratta sicuramente di un vantaggio, soprattutto confrontando la produzione energetica alle altre fonti rinnovabili come il solare e l’eolico, che possono essere intermittenti. Questo permette di mantenere una base di energia costante senza dover ricorrere a fonti fossili in modo significativo.

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Svantaggi dell’energia nucleare
Affrontando il discorso relativo ai pro e i contro dell’energia nucleare non si possono non nominare gli svantaggi legati a questa discussa forma di produzione energetica. Anche perché si tratta di inconvenienti assolutamente non trascurabili. Tra i contro del nucleare ci sono sicuramente la gestione delle scorie radioattive, i rischi di incidenti, i costi elevati, la limitata disponibilità di combustibile e i problemi di proliferazione nucleare.
La gestione e lo stoccaggio delle scorie
Innanzitutto la forza stessa del nucleare desta la grande preoccupazione. La gestione delle scorie nucleari è una questione critica, poiché rimangono radioattive per migliaia di anni e richiedono sistemi di stoccaggio sicuri e a lungo termine.
Le scorie nucleari – che in base alla loro radioattività e al tempo necessario affinché la loro radioattività si riduca a livelli sicuri sono a bassa, media ed alta attività – sono difficili da gestire e smaltire. La loro gestione richiede soluzioni sicure e a lungo termine: manipolazione e trasporto comportano quindi rischi significativi e non sottovalutabili.
E, in caso di incidenti, come il rilascio di materiale radioattivo, ci possono essere gravi conseguenze per la salute umana e per l’ambiente. La contaminazione può durare per decenni, colpendo la vita selvaggia e l’agricoltura nelle aree circostanti. Non solo: il trattamento, lo stoccaggio e la gestione delle scorie nucleari comportano costi elevati.
Il rischio di incidenti
A proposito di incidenti entra in gioco il più grande “contro” dell’energia nucleare. Nonostante i miglioramenti nella sicurezza, ci sono sempre rischi associati a incidenti nucleari, come dimostrato da eventi storici come Chernobyl (1986) e Fukushima (2011).
Gli incidenti nucleari possono variare da “casi minori”, come piccole perdite di radiazioni, a disastri catastrofici come quelli appena nominati, che possono avere conseguenze devastanti per la salute umana, l’ambiente e l’economia.
Anche se le centrali nucleari moderne sono progettate con molteplici sistemi di sicurezza per prevenire incidenti, nessun sistema è infallibile, anche possono entrare in gioco errori umani, che possono includere decisioni sbagliate, insufficiente formazione del personale o comunicazione inadeguata. Insomma, se da un lato la cultura della sicurezza è cruciale nel settore nucleare, dall’altro l’impatto ambientale di un incidente nucleare può avere effetti a lungo termine sull’ambiente, contaminando terra e acqua: la bonifica di aree colpite è complessa e costosa.
Costi elevati
Anche i costi elevati dell’energia nucleare sono un tema di discussione importante nel dibattito “energia nucleare: pro e contro”. Innanzitutto gli impianti nucleari richiedono investimenti iniziali molto elevati. La costruzione di reattori nucleari è complessa e richiede attrezzature specializzate, materiali di alta qualità e lunghe tempistiche. I ritardi nei progetti possono aumentare ulteriormente i costi.
Inoltre, l’industria nucleare è soggetta a normative di sicurezza rigorose che, benché siano necessarie per prevenire incidenti e gestire le emergenze, possono aumentare significativamente i costi di costruzione e di funzionamento. Non sono nemmeno da sottovalutare i costi operativi perché, anche se le spese per il combustibile nucleare sono relativamente basse rispetto ad altre fonti di energia, la manutenzione degli impianti può comportare investimenti elevati. Inoltre, la gestione dei rifiuti radioattivi e il loro stoccaggio a lungo termine comportano ulteriori spese.
Questa lista di svantaggi incide sulla percezione pubblica: la paura della cattiva gestione delle scorie e degli incidenti nucleari influenza l’opinione pubblica e, anche se statisticamente gli incidenti sono rari, l’impatto di quelli maggiori è duraturo. A tutto questo si aggiunge la preoccupazione che la tecnologia nucleare possa essere utilizzata anche per scopi militari, creando preoccupazioni circa la proliferazione delle armi nucleari.
Maria Enza Giannetto