Inquinano troppo e sono dannose per l'ambiente e anche per l'uomo dato che sono prodotto con il Bisfenolo A. Dal 2022 solo ricevute elettroniche
Dopo i sacchetti di plastica e le cannucce, la California si prepara a mettere al bando gli scontrini fiscali emessi dai negozi e dagli esercizi commerciali all’atto di un acquisto. In uno degli stati più duramente colpiti – con buona pace di Donald Trump – dal riscaldamento globale, dalla desertificazione, dalla siccità e che solo lo scorso anno ha visto bruciare milioni di ettari di foreste nel più devastante incendio della sua storia, il disegno di legge del parlamentare californiano Phil Ting mira a eliminare a partire dal 1 gennaio 2022 gli scontrini introducendo le ricevute elettroniche.
Eliminare gli scontrini è una scelta sostenibile
Una questione principalmente di sostenibilità, dato che la quantità elevata di scontrini emessi (miliardi e molto spesso molto lunghi poiché oltre alle indicazioni recanti il prezzo spesso si trovano pubblicità, buoni sconto e avvisi commerciali) viene prodotta col sacrificio di 10 milioni di alberi, consumando 79 miliardi di litri di acqua, producendo 300mila tonnellate di spazzatura e 5,5 milioni di diossido di carbonio. Ma anche di salute dato che sono prodotti con il bisfenolo A ricavato dalla condensazione dell’acetone con il fenolo (e per questo non riciclabili come la gran parte della carta usata). Il disegno di legge numero 161 appena presentato nel parlamento della California, è frutto della campagna “Skip the slip” (evita lo scontrino) condotta dalla principale organizzazione americana Green America che si occupa di green economy.
«Gli scontrini fiscali hanno un impatto negativo sull’ambiente perché non possono essere riciclati», ha dichiarato Phil Ting deputato di San Francisco. «Questa non è una battaglia impossibile e bisogna fermare la distruzione».