Wise Society : The Custodians Plastic Race: una gara contro il tempo per liberare l’Italia dalla plastica

The Custodians Plastic Race: una gara contro il tempo per liberare l’Italia dalla plastica

di Paola Greco
15 Novembre 2024

Per far fronte al problema della plastica dispersa in natura, BioDesign Foundation ha ideato un format di clean-up del territorio con azioni simultanee, coordinate e capillari. Partendo dall’Italia per coinvolgere tutto il mondo.

L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più urgenti del nostro tempo: negli ultimi decenni la produzione e il consumo di oggetti in plastica ha visto una crescita esponenziale, divenendo una delle principali minacce per mari, coste e terraferma, danneggiando ecosistemi e biodiversità. Basti pensare che ogni anno sono prodotte in media 400milioni di tonnellate di plastica, di cui solo il 9% è riciclato correttamente. Ciò vuol dire che il restante 91% viene gestito in modo non adeguato: incenerito, gettato in discarica, o disperso in natura. Inoltre, la plastica non smaltita correttamente si trasforma in particelle sempre più piccole di dimensioni inferiori ai 5mm (le cosiddette microplastiche), che finiscono nella sabbia, nella terra, nell’oceano e da lì nell’apparato digerente dei pesci che mangiamo, nell’acqua che beviamo e nell’aria che respiriamo.

Plastic race cleanup

Foto di BioDesign Foundation

“The Custodians Plastic Race”: il format di BioDesign Foundation

Per far fronte al problema della plastica dispersa in natura, BioDesign Foundation ha ideato un format di pulizia del territorio con azioni simultanee, coordinate e capillari. “The Custodians Plastic Race” è un progetto di cleanup sistematico lanciato l’anno scorso, che ha già intrapreso numerose attività mirate alla rimozione della plastica e dei rifiuti dal territorio e dal mare, attraverso il fondamentale supporto in sinergia di Marina Militare, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Protezione Civile, nonché di tutta una serie di collaborazioni con eventi sportivi di respiro internazionale.

Al contrario dei classici eventi di clean-up organizzati localmente, questa è un’iniziativa coordinata su scala nazionale che prevede interventi simultanei nelle zone critiche per massimizzare l’impatto della pulizia. L’evento coinvolge non solo volontari ma anche specialisti degli enti istituzionali di cui sopra, in modo da garantire una copertura anche laddove è necessario l’intervento di personale addestrato, oltre che di gruppi di cittadini, riuscendo quindi a raggiungere aree più complesse, inclusi luoghi marittimi profondi e zone difficilmente accessibili​.

Plastic Race: volontari

Foto: BioDesign Foundation

CESP: un’app per geolocalizzare le aree d’intervento

Insomma, una task force senza precedenti, supportata anche da un’app ideata da BioDesign Foundation: CESP (The Custodians Earth Solution Platform) coinvolge i cittadini anche nella fase di segnalazione e monitoraggio della presenza di rifiuti in natura. Si tratta di una piattaforma digitale, a disposizione di tutti, che permette di segnalare aree critiche per la pulizia (spiagge, prati, strade), nonchè la scansione dei fondali in cui vengono evidenziati gli addensamenti di marine litter: la piattaforma supporta infatti il monitoraggio avanzato delle aree di intervento​, che consente di creare una mappatura digitale delle aree inquinate. Questa tecnologia consente di identificare le aree più bisognose di intervento e di pianificare gli sforzi con precisione.

CESP: come funziona

Grazie a CESP, ogni segnalazione di rifiuti da parte dei cittadini appare come un puntino rosso sulla mappa digitale. Quando una squadra di pulizia si organizza per intervenire su un determinato punto, il caposquadra utilizza l’applicazione per cambiare il colore del puntino in giallo, indicando che la pulizia è in corso. Una volta completata la raccolta dei rifiuti, il puntino diventa verde per confermare l’avvenuta bonifica. Tuttavia, in alcune aree si accumula una quantità di plastica tale da richiedere il supporto di un’azienda di smaltimento specializzata. In questi casi, il caposquadra può cambiare il colore del puntino in blu, inviando automaticamente una segnalazione all’impresa locale preposta. Quando l’azienda conclude il lavoro, il puntino viene aggiornato a verde, segnalando che la bonifica è stata completata.

Questa gestione cromatica e digitale permette un coordinamento efficiente tra cittadini, squadre sul campo e imprese di smaltimento, ottimizzando l’efficacia e la rapidità dell’intervento in tutte le aree critiche.

The Custodians Plastic Race Italy 2025

L’iniziativa culminerà a ottobre 2025 con una settimana di clean-up sincronizzata su tutto il territorio italiano, che coinvolgerà istituzioni, aziende con i propri dipendenti, associazioni, cittadini volontari a unirsi per pulire tutto lo Stivale e dimostrare al mondo che, partendo dall’Italia, con uno sforzo collettivo è possibile proteggere la bellezza naturale del nostro pianeta.

Dall’inizio della sua attività, BioDesign Foundation ha raccolto con The Custodians Plastic Race oltre 600 tonnellate tra plastica dispersa in natura e reti da pesca, impiegando quasi mille “Custodians of the Future”, tra volontari, istituzioni, associazioni locali e nazionali, scuole, enti comunali e aziende, che secondo i propri mezzi, abilità e possibilità si sono adoperati in iniziative di pulizia ambientale.

“The Custodians Plastic Race Italy” non è solo un evento una tantum, ma fa parte di una strategia a lungo termine che mira a ridurre drasticamente l’inquinamento plastico in Italia e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della preservazione ambientale.

Paola Greco

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