Nata per promuovere comportamenti ecologicamente sostenibili, farà risparmiare 400.000 bottiglie in pet e 50.000 chilogrammi di C02.
La prima del suo genere è entrata in funzione nella città romagnola nel 2014. E poi ne sono state installate altre. Una casa dell’acqua diversa dalle altre perché è la prima a osmosi inversa: un metodo di depurazione dell’acqua ad uso alimentare più sicuro e più diffuso al mondo, che consente di ottenere un’acqua purissima, sicura e di elevata qualità, del tutto simile a quella di una sorgente alpina. L’esclusivo sistema di separazione molecolare messo a punto dalla Ecoline, elimina qualsiasi impurità e ne assicura la purezza assoluta. Grazie al by-pass, viene regolata la giusta quantità di minerali importanti per l’alimentazione umana mentre il sistema C.E.A. (Chiusura Erogatori Automatica) assicura la chiusura automatica degli erogatori ad impianto inattivo ed evita qualsiasi contaminazione chimica e batteriologica causata da condizioni esterne mantenendo l’acqua salubre e priva di batteri.
Un vantaggio non solo per i cittadini che potranno gratuitamente bere e portarsi a casa acqua naturale, leggermente frizzante e frizzante. Ma anche per l’ambiente a cui verranno risparmiate 400.000 bottiglie (equivalenti a 16.000 kg di plastica), 46.000 litri di petrolio (produzione e trasporto) e 50.000 kg di CO2 (produzione e trasporto). Senza contare il risparmio di tempo e denaro per lo svuotamento di 550 cassonetti.
Ma le case dell’acqua sono anche uno strumento per promuovere comportamenti ecologicamente sostenibili e per sensibilizzare sulla “risorsa acqua” come bene prezioso e insostituibile. A Milano per esempio dagli 8 erogatori pubblici di acqua a disposizione dei cittadini sono stati prelevati in due anni 3,5 milioni di litri di acqua con un risparmio di 108.744 chilogrammi di CO2 e 94.713 chilogrammi di Pet (la plastica con cui sono fabbricati bottiglie e bicchieri).