Wise Society : In arrivo le nuove tecnologie smart per la terza età

In arrivo le nuove tecnologie smart per la terza età

di Maria Enza Giannetto / Nabu
24 Settembre 2019

Nel centro di ricerca di Bolzano, Eurac Research studia sistemi di assistenza intelligente. Obiettivo: rendere autonomi gli anziani nelle nuove abitazioni

Sensori di caduta ultrasensibili, orologi da polso con chiamata di emergenza, app intuitive per azionare le tapparelle o accendere il riscaldamento. La tecnologia offre oggi molte soluzioni per rendere più sicuri e confortevoli gli appartamenti degli anziani e migliorare la loro qualità di vita e vivere in modo autonomo e socialmente attivo in età avanzata.

Sono questi gli obiettivi alla base del programma europeo AAL (Active and Assisted Living) all’interno della quale si inseriscono gli studi e le collaborazioni di Eurac Research e dell’Università di Innsbruck.

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Tra le varie tecnologie dedicate alla terza età un sistema che può gestire chiamate di emergenza,  telefonia, gestione luci attraverso una serie di modalità diverse, la Localizzazione indoor- & outdoor in situazioni di emergenza, la chiamata vocale, il riconoscimento cadute, Image by iStock

Tra questi, il progetto di -evAALution ha l’obiettivo di rendere facilmente accessibili agli anziani attrezzature e tecnologie innovative già presenti sul mercato. «L’obiettivo della ricerca – spiega Sonja Vigl- è riuscire a garantire la maggior autonomia possibile agli anziani soli».
Il progetto di ricerca, sostenuto dall’Unione Europea in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), è ora nella fase alpha testing, ovvero, quella di preparazione ai test veri e propri che partiranno da metà ottobre e di cui Eurac Research di Bolzano è responsabile locale dei test. In Alto Adige, infatti, gli anziani testeranno per un anno efficienza e facilità d’uso di alcuni sistemi di assistenza, come l’orologio che permette di contattare il centro di emergenza o un operatore sanitario e di segnalare le cadute. Attraverso diversi questionari, i ricercatori indagheranno come le nuove tecnologie influenzino effettivamente la qualità della vita e l’indipendenza delle persone anziane. Il progetto, avviato nell’aprile 2018 dura fino al 31 marzo 2021: la fase di test si svolge da ottobre 2019 a ottobre 2020 e coinvolgerà come tester persone che hanno 65 anni o più vivono ancora a casa.

«Gli obiettivi principali del progetto – spiega Sonja Vigl di Eurac research – sono capire quanto sono utili i dispositivi tecnici testati; quali effetti hanno sul benessere e sulla qualità della vita sugli utenti e in quale misura questi dispositivi aiutano le persone anziane a vivere autonomamente a casa propria».

I dispositivi al centro del progetto dedicato agli utenti della terza età, sono l’HomeTab che può gestire chiamate di emergenza, calendario, giochi, telefonia, gestione luci; il sistema di gestione dell’illuminazione SmartHome Austria che permette di gestire automaticamente le luci attraverso una serie di modalità diverse e di accenderle e spegnerle secondo regole  e l’orologio di emergenza 2PCS 2PCS, un sistema di emergenza mobile supportato da un orologio che ha come funzioni base la Localizzazione indoor- & outdoor in situazioni di emergenza, la chiamata vocale, il riconoscimento cadute.

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