Wise Society : In Veneto una rete regionale innovativa per l’edilizia sostenibile

In Veneto una rete regionale innovativa per l’edilizia sostenibile

di Mariella Caruso
6 Ottobre 2018

Novanta tra aziende, università e associazioni sono entrate a far parte di "Venetian green building cluster" che ha lo scopo di accelerare la trasformazione del settore

L’edilizia sostenibile è l’ambito di azione del neonato “Venetian green building cluster”. A dare il via libera al Consorzio in fase di costituzione che ha lo scopo di accelerare la trasformazione green dell’intero settore dell’edilizia e delle costruzioni è stata la delibera regionale veneta dello scorso 10 settembre che l’ha riconosciuta come Rete innovativa regionale. A farne parte sono, tra le altre, 62 piccole imprese, 9 medie imprese, 5 grandi imprese, 6 associazioni di categoria (Confindustria Venezia Rovigo, Cna Veneto, Ance Veneto, Unioncamere Veneto, Confartigianato Veneto, Anaci Veneto), 5 dipartimenti universitari rappresentativi dei 4 atenei veneti (Università di Padova, Verona, Venezia Ca’ Foscari e Iuav) coordinati da Fondazione Univeneto.

edilizia sostenibile, Venetian green building cluster

Edilizia sostenibile: “Venetian green building cluster” è il consorzio in fase di costituzione che ha lo scopo di accelerare la trasformazione green dell’intero settore dell’edilizia e delle costruzioni. Foto: Pixabay

OBIETTIVI – L’obiettivo del Consorzio è sostenere processi di rigenerazione urbana e di edilizia sostenibile promuovendo nuovi modelli di business connessi allo sviluppo di città intelligenti, all’industria 4.0, alla trasformazione del mercato immobiliare, alla limitazione del consumo di suolo. Risultati che hanno lo scopo di avvicinare a una visione sostenibile anche il settore dell’edilizia e delle costruzioni avvicinandolo all’80% delle imprese venete che, secondo l’Annuario Statistico Regionale è green. «La rete – si legge nella delibera di istituzione – ha lo scopo di accelerare la trasformazione green dell’intero settore, sostenendo processi virtuosi di rigenerazione urbana ed edilizia sostenibile, di contenimento del consumo di suolo, di configurazione di nuovi modelli di business connessi allo sviluppo delle città intelligenti, alla trasformazione del mercato immobiliare, e all’industria 4.0, con il fine ultimo di influenzare la qualità della vita e dell’abitare delle generazioni attuali e future nelle aree urbane».

LE METODOLOGIE – La ricerca prima di tutto: di nuove metodologie di promozione della qualità edilizia; di innovazione dei processi costruttivi; di materiali avanzati più performanti o funzionalizzati, il cui ciclo di vita sia coerente con i principi della sostenibilità e circolarità economica; di nuove tecnologie derivanti dalla ricerca applicata alla gestione intelligente del territorio, delle infrastrutture, dell’ambiente e della mobilità. «La collaborazione tra università e imprese venete sarà diretta allo studio e alla sperimentazione, ad esempio, di metodologie e tecnologie innovative a supporto della progettazione sostenibile di edifici e città, del restauro conservativo, del miglioramento delle performance d’impianti e involucri, dell’invenzione di nuovi materiali, della definizione di nuovi modelli finanziari in grado di sostenere la trasformazione del mercato», è sottolineato ancora nella delibera regionale che s’ispira al piano decennale del Governo per anticipare e gestire il cambiamento energetico, alla Strategia energetica nazionale 2017 e al trend generale contenuto nell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.

 

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