Dieci pratici consigli per diminuire l'impatto ambientale dei lavaggi. Ma anche per risparmiare
Sapevate che l’impatto ambientale dei vestiti non deriva dalla sua produzione ma per l’80% dal lavaggio, dall’asciugatura e dalla stiratura durante il loro ciclo di vita? Non più (e non solo) un problema di utilizzo di tessuti etici realizzati con eco cotone o con minori consumi di risorse, quindi, come emerge da uno studio effettuato dalla Procter and Gamble e da Marks & Spencer.
Vestiti, inquinamento e sfruttamento delle risorse
Ad incidere sui consumi ci sono diversi fattori. Innanzitutto il consumo di acqua: per le circa 400 “lavatrici” all’anno che ogni famiglia effettua si consumano oltre 50.000 litri di acqua.
E poi la scelta degli elettrodomestici che se utilizzati a pieno carico consentono una riduzione delle emissioni di Co2 di circa 50 chilogrammi a famiglia. Ma anche quella di lavare i vestiti in acqua fredda (il 90% dell’energia utilizzata dalla lavatrice serve per scaldare l’acqua e solo il 10% per alimentare il motore). Secondo un calcolo se tutti i possessori di lavatrici negli USA usassero acqua fredda per lavare i propri capi, si risparmierebbero 34 tonnellate di Co2 pari a circa l’8% dell’impegno americano per ridurre le emissioni contenuto nel protocollo di Kyoto.
Bucato ecologico: ecco come farlo
E poi ci sono la scelta e l’uso dei detersivi. Qui di seguito alcuni consigli per rendere i vostri lavaggi d’ora in poi un po’ più eco friendly (e anche più economici…).
Indossare i capi più di una volta prima di lavarli
Da uno studio dell’UNEP (l’agenzia per l’ambiente delle Nazioni Unite) si rileva che se i jeans si indossano almeno tre volte, vengono lavati in acqua fredda e non si stirano col ferro né si asciugano con l’asciugatore, si riducono i consumi fino a cinque volte di meno.
Cambiare gli elettrodomestici periodicamente
Le lavatrici di ultima generazione consumano circa 45 litri di acqua a lavaggio, contro i 100-110 litri delle macchine di 10 anni fa. Nel proprio ciclo di vita un elettrodomestico a basso impatto può far risparmiare fino a 400 euro (praticamente ci si ripaga il costo dell’acquisto). A far riflettere poi un dato: dal 1981 al 2003 l’efficienza delle lavatrici è aumentata dell’88%.
Far asciugare il bucato al sole
Non asciugare i capi lavati con l’asciugatore elettrico ma privilegiare sempre l’asciugatura all’aria o al sole. Oltre a consumare meno energia, i capi stesi sulla corda presentano meno pieghe…E se proprio si devono stirare fate attenzione perché dopo un po’ di volte si possono deteriorare.
Usa detersivi che non inquinano
Usare detersivi ecofriendly biodegradabili e senza fosfati (che sono i principali responsabili dell’inquinamento). Ma che si possono anche fare in casa immergendo per esempio in acqua bollita sapone di Marsiglia e bicarbonato. Se proprio non si vogliono eliminare cercare di privilegiare quelli concentrati stando attenti all’etichetta e alla composizione chimica. Non utilizzare ammorbidenti chimici ma sostituirli con aceto di vino da aggiungere nella vaschetta al momento del risciacquo.
Usare sempre la lavatrice a pieno carico
Usa sempre la lavatrice a pieno carico e mai a mezzo carico privilegiando temperature basse Già a 60° i microbi e i batteri vengono eliminati. Evita, inoltre, di fare il prelavaggio, che aumenta di molto i consumi elettrici. Il risciacquo invece, fallo ad acqua fredda.
Ultimo consiglio: controllare la durezza dell’acqua del tuo acquedotto (consultando la bolletta): meno calcare ha e meno detersivo è necessario per un buon lavaggio.