In aumento sia i prodotti che i relativi fatturati
È il decimo compleanno quello dei cosmetici bio-ecologici, naturali e sostenibili. Infatti, era il 2002 quando l’Icea – l’Istituto certificazione etica ambientale – emetteva la prima garanzia di questo genere a tutela dei consumatori italiani.
Oggi questi prodotti sono 2.560, non impiegano Ogm (organismi geneticamente modificati) e fanno convivere l’etica ambientale e animale con la cura della bellezza. Oltre a creare un giro d’affari in crescita per le società che se ne occupano, in totale 173. Che si trovano, per la maggior parte, in Lombardia (34), Emilia-Romagna (22), Toscana e Veneto (21). Le altre sono distribuite tra Piemonte, Veneto, Friuli, Sicilia, Calabria, Liguria, Umbria, Marche e Trentino.
Inoltre, in aggiunta al lavoro svolto da Icea, da qualche mese è entrato in vigore anche un altro protocollo disciplinare che regolamenta il comparto biologico e naturale ed è condiviso a livello europeo: si tratta di Cosmos, Cosmetics Organic Standard. Comune a entrambe le categorie di prodotti, il divieto di contenere più del 2% di materie prime di sintesi.
Perché la salute passa – eccome – anche dalla pelle e da tutto ciò che vi applichiamo. E l’aumento di questa consapevolezza non può che essere confortante, considerato che sono sostanze di uso comune e quotidiano come shampoo, saponi, solari e supporti per il make-up.
