Wise Society : Dal cibo ai cosmetici, occhio alla spesa di tutti i giorni

Dal cibo ai cosmetici, occhio alla spesa di tutti i giorni

di Ilaria Lucchetti
6 Aprile 2012

Nanoparticelle e dannosi interferenti endocrini. Nemici della salute presenti in troppi prodotti di cosmesi e igiene personale

Antonio Pasciuto, laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma si è poi specializzato in Medicina interna all’Università La Sapienza. E da più di vent’anni si interessa di medicina ambientale. È membro dell’European Academy for Environmental Medicine e ha fondato pochi giorni fa l’ASSIMAS, Associazione Italiana Medicina Ambiente Salute, ente di medicina ambientale volta alla formazione del personale sanitario. Nel corso del convegno che si è svolto durante Be Wise, Pasciuto ha affrontato il tema della composizione dei prodotti con cui tutti veniamo a contatto con frequenza quotidiana: cosmetici, emollienti, alimenti e conservanti. Se questi sono sani anche il nostro stato di benessere ne guadagna. Il concetto dal quale è partito per esplorare questi argomenti è semplice: «”Primum non nocere“, ovvero adottare il principio di precauzione ed evitare di prescrivere non soltanto prodotti a rischio certo, ma anche quelli sui quali vi siano dubbi», ha esordito Pasciuto, «anche le persone però possono e devono avere un ruolo attivo nella scelta di ciò che usano e, per esserne in grado, hanno bisogno di un’informazione corretta e di appuntamenti come questo che svolgano una funzione di servizio per la corretta divulgazione».

Per i prodotti di uso quotidiano serve più tracciabilità

Poi l’attenzione si è concentrata sulla presenza di nanoparticelle e interferenti endocrini in molte sostanze di uso comune:«Le prime si trovano quasi ovunque e fanno parte di un processo che dovrebbe migliorare la qualità della nostra vita. Ma, come un cavallo di Troia, possono avere gli Achei dentro la pancia. Per questo è fondamentale informarsi. Infatti, possono superare la barriera ematoencefalica, entrando nel sangue e andando in circolo nell’organismo», ha aggiunto. «Al momento, però, non sappiamo con esattezza che conseguenze portino ma per il principio di precauzione citato prima, sarebbe necessaria grande accortezza. Fortunatamente entro il 2012 sarà obbligatorio comunicarne l’esistenza per legge sulle confezioni».

Il problema degli interferenti endocrini

Quanto agli interferenti endocrini, Pasciuto ne ha paragonato le caratteristiche chimiche agli ormoni, in grado quindi di alterare la salute dando luogo, ad esempio, all’infertilità maschile e di provocare cambiamenti genetici. Tra i prodotti di uso medico o comune possiamo pensare all’ossido di titanio presente negli impianti odontoiatrici, al balsamo per le labbra, ai filtri ultravioletti e ai coloranti per capelli. Cosa si può fare allora, oltre che denunciare la situazione attuale? Agire sulla legislazione e pretendere un’informazione corretta e puntuale, usare prodotti privi di sostanze nocive soprattutto in età pediatrica o se si rientra nelle categorie “a rischio” e, infine, preferire prodotti naturali, di origine biologica e di manfesta tracciabilità.

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