Wise Society : Il colore giusto per vivere meglio: il progetto di Oikos

Il colore giusto per vivere meglio: il progetto di Oikos

di Andrea Ballocchi
4 Aprile 2017

Oikos inaugura un progetto di cromoterapia mirato all’interazione tra colore e benessere, mantenendo prioritaria l’ecosostenibilità di pitture e vernici

Senza luce non c’è vita. Da qui occorre partire per parlare dell’importanza dei colori, che sono – Treccani insegna – la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione, sia la luce stessa. Noi percepiamo il mondo che ci circonda attraverso i colori, che hanno un’influenza sulla nostra psiche. Ed è da questo punto che si origina la cromoterapia. Una disciplina curativa antichissima, già adottata dagli antichi Egizi. C’è chi sta perseguendo un progetto dedicato al binomio colore-benessere: è l’italiana Oikos, che propone da sempre soluzioni ecologiche ed ecosostenibili. Un impegno testimoniato da vari riconoscimenti tra i quali il Premio Economia Verde di Legambiente. Nell’ultimo MADE Expo l’azienda romagnola ha inaugurato l’idea che colore e benessere vadano uniti. Si parte dal fatto che negli ultimi anni si faccia sempre più attenzione all’inquinamento ambientale, alla cura e alla salute della persona, all’alimentazione sana e naturale. Ma rimane poco esplorato il tema del benessere all’interno dei luoghi in cui viviamo.

Il colore nello spazio Oikos

Il colore nello spazio Oikos di Gatteo a Mare

Il progeto di Oikos sull’influenza del colore sulla psiche

«L’idea è alla base di un progetto che vedrà impegnata l’azienda in un’attività didattica sull’importanza del colore e la loro influenza sulla sfera psicosomatica – spiega Vicky Syriopoulou, colour designer e direttore area Ricerca e sviluppo Oikos –in occasione del Made Expo ci siamo rivolti al pubblico, offrendo informazioni generali; arriveremo poi su temi più specifici, approfondendo il concetto di colore, descrivendone le caratteristiche peculiari, i lati positivi e gli aspetti su cui fare attenzione, le correlazioni con le sfumature e la loro importanza».

In occasione del Salone del Mobile, al Fuorisalone, Oikos lancerà, in veste di sponsor ufficiale, il progetto “White in the City”dedicato al bianco, che vedrà coinvolti archistar come Zaha Hadid, David Chipperfield, Daniel Libeskind e Giulio Cappellini. Sarà anche l’occasione per mostrare 187 sfumature diverse di bianco. «È il primo colore che affrontiamo ed è importante per far comprendere tre elementi che col bianco si percepiscono meglio rispetto a tutti gli altri colori: colore, luce, materia – illustra la colour designer – Partiamo dal bianco perché è sinonimo della luce e affrontiamo questo progetto proseguendo poi sui sette colori dell’arcobaleno, i colori del benessere».

I colori da usare in casa

La stessa scelta dei colori da usare nei nostri ambienti sarebbe motivo su cui ragionare attentamente. «Per realizzare un progetto di tinteggiatura di un ambiente domestico occorre prima di tutto che il progettista conosca le persone che vi abitano per comprendere meglio quali tonalità vadano bene e quali siano da evitare – avverte Syriopoulou – Per esempio, se una persona soffre di pressione alta, andrà evitato il colore rosso perché tende ad aumentare il flusso sanguigno e, di conseguenza, tende ad aumentare la pressione arteriosa. Quindi nel caso specifico, si dovrà puntare alla scelta di colori che calmano il flusso, come l’azzurro o il verde. Se vogliamo quindi puntare a un effetto terapeutico del colore la strada da perseguire è la personalizzazione della loro scelta. Ci sono poi colori che, in linea generale, possono andare bene sempre se opportunamente dosati».

ambiente arredato col bianco

Colore bianco: chi vive nei Paesi del Nord del mondo percepisce 250 sfumature di bianco. Un abitante dell’area mediterranea o comunque più centrale non è in grado di coglierne così tante.

La percezione del colore cambia 

Il direttore area Ricerca e sviluppo Oikos spiega anche come la percezione dei colori cambi a seconda dell’individuo, ma anche della latitudine in cui si vive: «Il mondo in cui una persona cresce influenza anche la sua capacità di cogliere determinate sfumature di colore: per esempio, chi vive nei Paesi del Nord del mondo percepisce 250 sfumature di bianco; un abitante dell’area mediterranea o comunque più centrale non è in grado di coglierne così tante. A seconda dell’ambiente in cui vive, l’occhio si allena a cogliere specifiche sfumature cromatiche. Per questo nel Nord Europa, per esempio, l’assenza prolungata della luce nei mesi invernali influenza fortemente la sfera psicosomatica delle persone. È per questo che le case nordiche sono più colorate, esternamente e internamente, delle nostre».

Oikos svolge corsi per l’utilizzo corretto del colore, la sua scelta, con nozioni generali dedicati all’accostamento di colori adatti in generale per tutti i tipi di ambienti e per le persone. «Si organizzano corsi anche per architetti e geometri con credito formativo in cui si affronta anche il tema colore – segnala Syriopoulou – Nel secondo semestre 2017 saranno intensificati proprio perché fanno parte di questo progetto del colore del benessere».

Tinteggiatura ed ecosostenibilità

In tema di ricerca e sviluppo la stessa responsabile dell’area spiega che l’attenzione prioritaria resta sempre l’ecosostenibilità nella formulazione del prodotto. da sempre i colori Oikos sono il risultato di una ricerca in tema di “chimica bianca”che non impatta sull’ambiente, creando tonalità grazie alla sintesi accurata di materie prime che spaziano nel regno della natura: quarzi, cellulose, resine, calce e altro ancora.

I toni giusti in un ambiente di lavoro

Quali sono i colori che si prestano idealmente per ambienti “neutri” come in un’azienda? «Ogni realtà industriale svolge un tipo di lavoro e occorrerebbe pensare a quali reparti sono presenti – spiega la colour designer – Per esempio, nelle sale mensa occorrerebbe utilizzare arancioni o gialli solari che aiutano alla socializzazione, che alleggeriscono le tensioni. Negli stabilimenti dove si svolgono lavori molto ripetitivi, tipo catena di montaggio, dove l’attenzione tende naturalmente a calare, l’introduzione invece di colori rossi qua e là aiuterebbe, sempre con molta oculatezza. Ci sono poi delle zone a rischio d’incidente: l’abbinamento di giallo e nero, combinati, sono immediatamente visibili».

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