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Aurora boreale, uno spettacolo naturale: dove vederla nel mondo

di Paola Greco
14 Ottobre 2024

Un fenomeno naturale di rara bellezza: per assistervi bisogna andare sul tetto del mondo, ma l'esperienza vale sicuramente il viaggio! Andiamo a scoprire quali sono i luoghi migliori per ammirarla

Lo spettacolo dell’aurora boreale è tra uno dei fenomeni naturali più belli e affascinanti del mondo: lascia davvero senza fiato e rientra a pieno titolo nelle “10 cose da vedere almeno una volta nella vita”. Il cielo notturno si riempie di archi e brillanti raggi di luce che si estendono verso l’alto, per centinaia di chilometri, da una parte all’altra dell’orizzonte: possono essere immobili, e poi, d’un tratto, cominciare a muoversi come un tessuto calato dall’alto e accarezzato dalla brezza. Ma dove ammirarla nel mondo? Prima di scoprire i migliori luoghi per vedere l’aurora boreale facciamo un passo indietro e scopriamo le origini di questo fenomeno.

Aurora boreale

Foto Shutterstock

Cos’è l’aurora boreale

Per dirla con parole semplici, l’aurora boreale è prodotta dalle particelle solari, in gran parte costituite da elettroni, che vengono spinte contro il campo magnetico terrestre a grande velocità, entrando così in collisione con gli atomi dei gas presenti negli strati più esterni dell’atmosfera.

Un gran movimento di particelle che produce energia, generando, ai nostri occhi, luce di varie lunghezze d’onda. I colori che si vengono a formare dipendono dal modo in cui gli ioni si ricombinano e dalla distanza in cui la ricombinazione avviene: il più frequente è il verde, determinato dall’ossigeno ad un’altezza di circa 100 km; ma se gli atomi di ossigeno si trovano a 300km, si può assistere ad una rara aurora rossa. Le sfumature di blu e viola, invece, sono determinate dall’azoto.

Per via della particolare geometria del campo magnetico terrestre, la carica di elettroni del Sole viene indirizzata verso i due poli magnetici della Terra, il Polo Nord e il Polo Sud (in questo caso si parla di Aurora Australe), motivo per cui il fenomeno si può ammirare solo nelle regioni polari.

aurora boreale verde

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Dove vedere l’aurora boreale nel mondo

Per raggiungere il palcoscenico su cui si esibisce questo incredibile spettacolo naturale bisogna partire alla volta della cosiddetta “zona aurorale”, un’area del polo nord che si estende con un raggio di circa 2.500km e che comprende parte della Norvegia, dell’Alaska, della Finlandia, del Canada del nord e quasi tutta l’Islanda.

Prima di partire è bene tener presente alcuni aspetti: come sempre quando si tratta dei tesori offerti dal cielo notturno, è opportuno rimanere alla larga dalle fonti di inquinamento luminoso; altra accortezza che bisogna avere è quella di accertarsi che le condizioni meteorologiche siano ottimali, in quanto le aurore si verificano molto al di sopra delle nuvole, a quote comprese tra i 100 e i 500km, per cui un cielo coperto potrebbe compromettere irrimediabilmente l’esperienza. Anche se le aurore polari hanno luogo tutto l’anno, la stagione invernale (da dicembre a marzo) è certamente quella durante la quale si hanno più probabilità di vederla ad occhio nudo. Naturalmente si tratta dei mesi più freddi, ma sicuramente ne vale la pena. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio i Paesi in cui è possibile vederla.

Norvegia

La Norvegia è sicuramente tra le regioni più gettonate, perché è possibile coniugare lo spettacolo del cielo con quello della terra: si tratta di aree rurali e sperdute nel nulla, luoghi fuori dal tempo, o dal fascino selvaggio come le Isole Lofoten e le Isole Svalbard. Se invece ci si vuole concentrare solo sull’aurora, il posto ideale per apprezzarla al meglio è nei pressi della cittadina di Tromsø, sopra il Circolo Polare Artico, dove c’è un’alta probabilità di vedere l’aurora in tutti i periodi dell’anno.

Svezia

Arrivando fino ad Abisko, uno dei villaggi più settentrionali della Svezia, situato a 250km a nord del Circolo Polare Artico, c’è il Blue Hole, una zona circondata da montagne che proteggono il cielo anche in condizioni di maltempo, garantendo di fatto la possibilità di vedere l’aurora boreale per 200 giorni all’anno; inoltre, nelle vicinanze, il lago Torneträsk consente di godere del riflesso dello spettacolo celeste sullo specchio d’acqua. Infine, nel Parco Nazionale di Abisko ad oltre 1000 metri d’altezza sulla cima del monte Nuolja, si trova l’Aurora Sky Station: una postazione privilegiata, grazie ai cieli limpidi, privi di inquinamento luminoso.

Islanda

Situata appena sotto il Circolo Polare Artico, l’Islanda è un territorio privilegiato per godere di questo spettacolo, tanto da essere visibile anche dal centro di Reykjavik, la capitale. Anche la penisola di Snaeffelsness, dove il monte Kirkjufell si riflette nel mare con la danza di luci alle spalle, ha un fascino particolare. Inoltre qui di giorno è possibile avvistare le grandi orche marine, anche nei mesi invernali. Il Parco Nazionale di Thingvellir, non lontano da Reykjavik, è un’altra meta molto popolare, a cui è possibile affiancare un’esperienza davvero unica: qui c’è il Thingvallavatn, il lago naturale più grande d’Islanda, famoso per le immersioni tra due placche tettoniche, nella fessura di Silfra.

I cieli dell'aurora boreale

Foto di Alexandros Giannakakis su Unsplash

Aurora boreale in Italia

Anche in Italia, negli scorsi mesi, abbiamo avuto un paio di episodi riconducibili all’aurora boreale, a maggio e ad agosto: uno spettacolo visibile anche a occhio nudo, per i più fortunati, soprattutto nell’arco alpino, dovuto ad una tempesta geomagnetica classificata come “severa”. Come spiegato dal Cnr, «in presenza di forte attività solare la quantità di particelle che raggiunge la magnetosfera terrestre è tale che occasionalmente la “tempesta magnetica” può raggiungere anche le medie latitudini, e in situazioni di

eccezionale attività del Sole l’Aurora può arrivare ai confini dell’Italia».
Una particolarità: le aurore si formano generalmente a latitudini molto più alte rispetto alla nostra, motivo per cui in Italia non si è vista l’aurora verde, ma rossa, perché vediamo solo le porzioni più in quota.

Paola Greco

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