Trascorrere il periodo natalizio in questa splendida città di confine significa immergersi in un contesto da sogno: dai mercatini agli itinerari in natura, è impossibile stare con le mani in mano
Il Natale a Bolzano è green e sociale in città così come sulle montagne circostanti. I tradizionali mercatini diventano infatti un punto di incontro per la cittadinanza e un’occasione per gli artigiani e agricoltori locali di far conoscere i propri prodotti, sostenendo così l’economia locale attraverso un evento sostenibile. Nel borgo altoatesino infatti il mantra dei mercatini su cinque capisaldi green: risparmio energetico, gestione efficace dei rifiuti, invito alla mobilità sostenibile, utilizzo di prodotti regionali e di materiali riciclabili. Ma non solo.
L’albero dei desideri di Bolzano e la fondazione Lele Thun
Il Christkindlmarkt, il primo mercatino tradizionale approdato in Italia fin dal 1991, si lega infatti alla Fondazione Lene Thun, con il gigantesco Albero dei Desideri che regna su Piazza Walther per tutta la durata delle festività. L’Albero infatti è decorato con la riproduzione delle opere realizzate dai bambini lungodegenti negli ospedali nel corso dei laboratori da ceramico-terapia proposti gratuitamente ormai da dieci anni dalla Fondazione che promuove l’attività come forma di espressione di sé, possibilità di accesso al mondo interiore attraverso modalità di comunicazione e di espressione non verbali che nel concreto aiuta i ragazzi coinvolti superare la paura e il dolore della malattia, mettendo l’organismo nella condizione migliore di ricevere le cure e diminuendo lo stress.
Il colorato Albero dei Desideri riassume quindi in sé la fantasia e la voglia di vivere dei piccoli pazienti. Una ragione in più per non perdere l’accensione delle oltre 1300 luci dell’Albero dei Desideri il 28 novembre e, nei giorni a seguire fino al 6 gennaio, lo shopping tra i 74 stand di Piazza Walther, presso le 18 bancarelle lungo via Isarco e fino al Parco dei Cappuccini e al mercatino solidale di Piazza del Grano.
Angeli, musica e arte nel Natale di Bolzano
Ad animare l’Avvento di Bolzano concorre un ricco palinsesto di eventi tra cui oltre 130 concerti previsti per le vie del centro. C’è lo spettacolo sul ghiaccio “La Regina delle Nevi” di BZ Heartbeat in collaborazione con Bolzano On Ice in scena ogni sabato mattina sulla pista allestita nella piazza del municipio, e “Angelus Loci”, un progetto di arte contemporanea curato da FranzLab in collaborazione con l’azienda di soggiorno di Bolzano; il focus? L’installazione di un “angelo del luogo” in quattro luoghi della città da parte di artisti locali.
Dalla caccia al tesoro nei musei ai manieri illustrati
Ma c’è tanto altro da fare a Natale a Bolzano. In questa terra di confine tra Nord e Sud Europa si passeggia sotto i portici di Laubengasse costellati di dimore storiche e antiche locande contrassegnate da insegne in ferro battuto, si ammira il Duomo dal tetto verde e oro, si scopre l’evoluzione anche normativa del commercio e dell’economia della città presso il Palazzo Mercantile, antica sede del Magistrato Mercantile, e si fa conoscenza con Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio ritrovato trent’anni fa sul confine tra Austria e Italia.
Una breve passeggiata dal centro cittadino porta poi Castel Roncolo, una residenza medievale costruita su uno sperone a picco sul torrente Talvera noto come maniero illustrato grazie all’ampio ciclo di affreschi profani che raccontano le storie di dame e cavalieri, scene cavalleresche e il ciclo di Tristano e Isotta. La visita al mercatino di Natale di Bolzano può così evolvere in un’esperienza culturale divertente alla scoperta dei musei cittadini anche grazie all’iniziativa “Find & Win”, una caccia al tesoro nei musei cittadini con in palio diversi premi.
Le piste da sci di Obereggen e la Winter Wonderland
È difficile trovare un periodo dell’anno migliore per lasciarsi travolgere dall’incanto natalizio di Bolzano cogliendo l’occasione di scoprire una città dai molti volti: commerciale, musicale (Bolzano è “Unesco Creative City of Music”, un network Unesco che comprende anche Bologna e Pesaro) alpino, culturale ed enogastronomico. Non dimentichiamo, poi, che in mezz’ora dal centro storico si approda a Obereggen (comprensorio Ski Center Latemar parte del circuito Dolomiti Superski), località nel cuore della Val D’Ega certificata Iso 14001 visto che dal 2004 applica un relativo sistema di gestione ambientale, Gstc e dal Marchio di Sostenibilità Alto Adige.
Dal 2007 l’intera località alpina è riscaldata grazie alla biomassa locale, metodo che secondo le stime della destinazione permette di risparmiare 500mila litri di gasolio all’anno; punta sulla geotermia e sull’energia idroelettrica che alimenta le stazioni a valle e a monte, gli impianti di risalita e i rifugi; promuove la mobilità senza auto e i viaggi consapevoli. Qui si scia su una cinquantina di piste che si sviluppano tra i 1500 e i 2500 metri, toccando anche Pampeago e Predazzo e facendo sosta nelle numerose baite gourmet nascoste nei boschi di pini cembri e abeti rossi o affacciate sui lunghissimi tracciati.
Come il Rifugio Oberholz, raggiungibile in un’ora e mezza di passeggiata da Obereggen o in un quarto d’ora di impianti. Questa struttura progettata da Peter Pichler e da Pavol Mikolajcav mette, per così dire, in vetrina le cime dolomitiche: dalla catena del Lagorai all’Ortles. Un rifugio di design dal cuore green visto che è alimentato dal solo calore geotermico.
Cinzia Meoni