Poste Italiane ha ricevuto il premio Sviluppo Sostenibile 2012 a Ecomondo grazie a una flotta elettrica che sarà pari a mille unità entro la fine dell'anno
Oggi la posta viaggia sempre di più in Rete e perfino nelle comunicazioni di tipo sentimentale la mail e l’sms sono preferiti alla classica lettera. Finché il digitale non avrà sostituito del tutto l’analogico, però, la posta cartacea continuerà a fare molta strada, ed è bene che lo faccia inquinando il meno possibile.
Poste Italiane, che già nel 2010 aveva scelto di puntare sulla mobilità elettrica siglando con Enel un accordo per la sperimentazione di servizi innovativi, si è aggiudicata il Premio Sviluppo Sostenibile 2012 nell’ambito della manifestazione Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile. L’azienda ha vinto il Premio – istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Ecomondo con l’adesione del Presidente della Repubblica – per la sezione “Energia e mobilità” grazie al progetto Piano Elettrico di Poste Italiane, naturale evoluzione del progetto europeo Green Post: con l’acquisto di 750 nuovi quadricicli elettrici per la distribuzione della posta nei centri storici dell’intero territorio nazionale, diventa titolare della più grande flotta di mezzi elettrici del Paese. Il Free Duck, quadriciclo elettrico realizzato da Ducati Energia, ha una flessibilità d’uso equivalente a quella di un motociclo, ma una portata massima di 150 kg e un’autonomia di 50 km.
Entro la fine del 2012 Poste Italiane disporrà di una flotta elettrica pari a mille unità, un traguardo che merita il podio dell’eco-sostenibilità considerati i benefici in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, dei consumi energetici e dell’inquinamento acustico. Il tutto accompagnato da maggiori volumi di corrispondenza trasportabili in sicurezza e da una bassissima incidenza di infortuni. Inoltre, sempre entro fine anno, Poste Italiane potrà contare sulla più grande rete di colonnine di ricarica d’Italia grazie alle oltre 400 stazioni realizzate in collaborazione con Enel. Un esempio di green economy italiana che potrebbe stimolare la mobilità elettrica e lo sviluppo di infrastrutture adatte a sostenerla.