Wise Society : FS in corsa verso l’autoproduzione di energia elettrica: i treni si muoveranno con l’energia solare
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FS in corsa verso l’autoproduzione di energia elettrica: i treni si muoveranno con l’energia solare

di Paola Greco e Fabio Restelli
20 Novembre 2023

Una delle storiche aziende italiane, che ha permesso di muoversi ad intere generazioni. Oggi è proiettata verso una mobilità sempre più sostenibile, in un’ottica di attenzione all’ambiente e responsabilità sociale. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità Gruppo FS

Le Ferrovie dello Stato hanno una storia antica che parte dal 1905, e non è un azzardo dire che i treni hanno contribuito non poco al processo di unificazione dell’Italia, alla creazione di una identità sociale, nonché alla crescita economica, sociale e culturale del Paese. Si tratta di una delle più grandi realtà industriali italiane, leader nel trasporto di passeggeri e merci su ferro, con oltre 10 mila treni ogni giorno, 1 miliardo di presenze annuali nonché 45 milioni di tonnellate di merci trasportate ogni anno.

FS Italiane: dalla responsabilità sociale alla sostenibilità ambientale

Ovviamente con questi numeri la sostenibilità diventa una responsabilità sociale: il treno è il mezzo più ecologico, ed in molti casi è anche la soluzione più rapida. In un contesto in cui, solo in Italia, il settore dei trasporti produce il 27% delle emissioni di gas a effetto serra, le emissioni dirette del comparto ferroviario incidono in minima parte, rimanendo circoscritti intorno allo 0,4% del totale, in contrasto con il trasporto su strada, responsabile del 72% delle emissioni.

Ferrovie dello Stato Italiane lavora per diventare il fulcro di un nuovo sistema di mobilità sostenibile che offra soluzioni di trasporto collettivo e intermodale, in grado di ridurre le emissioni, a beneficio dell’ambiente, della salute pubblica e della qualità della vita. Un sistema che liberi le città da inquinamento, traffico e incidenti.

Per questo, nel suo piano industriale, il Gruppo si è posto l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica nel 2040, 10 anni prima rispetto alla tabella di marcia dell’Unione Europea. A testimoniare l’impegno di FS Italiane, inoltre, c’è anche il rating assegnatole da Carbon Disclosure Project, l’organizzazione internazionale che aiuta le imprese nella misurazione e gestione degli impatti ambientali. Il punteggio del Gruppo è passato da B del 2021 ad A del 2022, un risultato al di sopra della media europea e di quella del settore ferroviario.

L’ampliamento della rete ferroviaria

Per avanzare verso il traguardo net-zero, FS Italiane sta procedendo su vari fronti: prima di tutto punta a far spostare sempre più persone e merci attraverso i treni – ma anche bus e altri mezzi collettivi e condivisi – togliendo dalle strade sempre più auto e camion. A tale scopo sta ampliando la rete ferroviaria per renderla più capillare e diffusa – con 1.000km di nuove tratte ad alta velocità-, sta migliorando i servizi delle stazioni di car e bike sharing, di taxi, e di tutto quanto possa essere utile per i viaggiatori.

Progressiva diminuzione delle emissioni

Per quanto riguarda la dismissione dei combustibili fossili, il piano industriale prevede l’elettrificazione di oltre 2.000km di linea, in modo da eliminare progressivamente mezzi inquinanti, ma sono al vaglio anche soluzioni che sfruttino l’idrogeno. La riduzione dei consumi, inoltre, parte da treni e bus, progettati per avere performance ambientali sempre più elevate. Un esempio su tutti, i treni regionali Pop e Rock, permettono di ridurre del 30% i consumi rispetto ai treni della generazione precedente: sono realizzati con leghe leggere, hanno un motore con ventilazione naturale, sono dotati di illuminazione a led, hanno un sistema di climatizzazione con sensori di CO2 e sfruttano la tecnologia smart parking che permette di spegnere alcuni apparati di bordo andando a ridurre così i consumi durante le soste.

Autoproduzione dell’energia elettrica

Particolarmente interessante è poi il piano – davvero ambizioso – di autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per garantire la copertura di almeno il 40% del fabbisogno dell’azienda. Da grande consumatore di energia, FS Italiane sta iniziando a ragionare da produttore, anche se già negli anni ‘60 ricavava energia da alcune centrali idroelettriche di proprietà poi cedute ad Enel. Un piccolo ritorno al passato per poter fare un salto nel futuro: il piano industriale prevede di intervenire con l’installazione di impianti fotovoltaici in officine, stazioni e altri spazi di proprietà. Gli impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili verranno interconnessi alle sottostazioni elettriche di proprietà del Gruppo attraverso la conversione e la trasformazione dell’energia per alimentare il traffico ferroviario. Dal sole, quindi, l’energia arriverà fino al treno e lo farà muovere.

Intervista: Paola Greco
Riprese: Fabio Restelli

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