Breve vademecum del risparmiatore attento
Nell’ambito dell’iniziativa “Non con i miei soldi” di Banca Etica, l’istituto ha stilato, non dei consigli, ma una serie di domande.
Interrogativi che tutti noi clienti dovremmo porre a funzionari e intermediari quando varchiamo i portoni delle nostre filiali. Perché, come dicono dalla banca padovana, se gli utenti saranno sempre più informati le risposte dovranno arrivare per forza e il sistema ne guadagnerà in chiarezza.
Ecco quindi le domande giuste da fare per diluire l’opacità vigente quando sottoscriviamo un fondo pensione o di investimento o anche un semplice conto corrente:
1. come sono impiegati i miei risparmi?
2. cosa fa la mia banca con i miei soldi?
3. quanto partecipa al grande giro della speculazione?
4. ha filiali in qualche paradiso fiscale?
5. in che misura i suoi profitti provengono dalla tradizionale attività creditizia che sostiene l’economia reale e la creazione di posti di lavoro, e quanto invece dal giocare con prodotti derivati e strutturati e dal sistema bancario ombra?