Secondo lo European City Air Quality Viewer dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, solo 13 città europee hanno concentrazioni medie di particolato sotto i livelli di riferimento dell’OMS. La prima è la svedese Uppsala, ma tra le migliori vi sono anche le capitali dell’Islanda, Estonia, Svezia e Finlandia
C’è ancora molto da fare per migliorare la qualità dell’aria in Europa. Lo si nota guardando l’aggiornamento dell’European City Air Quality Viewer dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Tre europei su quattro vivono in aree urbane e la maggior parte di loro è esposta a livelli pericolosi di inquinamento atmosferico. Respirare aria più pulita significa contare su una qualità e durata di vita migliore. L’inquinamento atmosferico è ancora la principale causa di rischio ambientale per la salute, afferma la stessa European Environment Agency, rilevando che si sarebbero potute evitare 253mila morti nell’UE se le concentrazioni di PM 2,5 avessero rispettato le raccomandazioni dell’OMS.
In quante città le concentrazioni sono sotto i livelli fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità? In Europa se ne contano solo 13 che possono fregiarsi di avere una buona qualità dell’aria. La svedese Uppsala è la regina. Scopriamo, ora, quali sono le altre.
L’aria pulita aiuta a vivere meglio
Contare su una qualità dell’aria ottimale è fondamentale per vivere meglio. Elevare la qualità dell’aria ai livelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità potrebbe ridurre significativamente le morti premature causate dall’inquinamento atmosferico.
Il piano d’azione per l’inquinamento zero del Green Deal europeo stabilisce un obiettivo per il 2030 di riduzione delle morti premature causate dal particolato fine di almeno il 55%, rispetto ai livelli del 2005. L’obiettivo entro il 2050 è decisamente ambizioso: arrivare a far sì che la concentrazione del particolato fine non abbia alcun impatto significativo sulla salute.
Da dove si deve partire? Dal monitoraggio dell’aria. Lo European City Air Quality Viewer dell’EEA classifica 375 città, dalla più pulita alla più inquinata, in base ai livelli medi di PM 2,5. I dati sono stati raccolti da oltre 500 stazioni di monitoraggio in località urbane nei paesi membri dell’Agenzia europea dell’Ambiente negli ultimi due anni solari, 2022 e 2023.
La scelta di prendere le polveri fini come elemento di riferimento la si deve al fatto che sia l’inquinante atmosferico ambientale più ampiamente analizzato. Gli studi dimostrano che il PM 2.5 ha uno degli impatti più elevati sulla salute in termini di morte prematura e malattia. «L’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico è associata ai più gravi effetti sulla salute, tra cui malattie cardiovascolari e respiratorie, insieme alla mortalità», rileva la stessa Agenzia.
Le città con la migliore qualità dell’aria in Europa
Secondo i dati raccolti, emerge che Uppsala è la città con la migliore qualità dell’aria in Europa con 3,5 milligrammi di particolato fine per metro cubo. Seguono a pari merito un’altra città svedese, Umeå (3,6 μg/m3) e Faro, in Portogallo. Di buona qualità è anche l’aria che si respira a Reykjavik, capitale d’Islanda (3,9 μg/m3).
Seguono poi le finlandesi Oulu e Tampere, con 4 μg/m3, e poco di più si registra a Norrköping (Svezia), Funchal (Portogallo), Tallin e Narva (Estonia). Quest’ultima, con 4,6 μg/m3, è al pari di Stoccolma, capitale svedese, ma rispetto agli 1,7 milioni di cittadini di quest’ultima, conta poco più di 53mila abitanti. A chiudere la classifica c’è Helsinki, capitale della Finlandia (4,9 μg/m3) e la norvegese Bergen (5 μg/m3).
Le città in Italia con la qualità dell’aria migliore e peggiore
La città italiana con l’aria più pulita, sempre in termini di concentrazione di PM 2,5 risulta essere Sassari (6,2 μg/m3) ben posizionata, in termini di città con una discreta qualità dell’aria in Europa. Della stessa fascia fanno parte sono anche Livorno (7,8 μg/m3), Savona (9,2 μg/m3), Battipaglia (9,6 μg/m3) e Siracusa (9,7 μg/m3).
Tra le città con i livelli più alti di PM 2,5 la peggiore è Cremona (23,3 μg/m3), seguita da Vicenza (23 μg/m3), Padova (22,7 μg/m3), Venezia (22,6 μg/m3), Piacenza (22,2 μg/m3), Torino (21 μg/m3), Bergamo (20,9 μg/m3), Brescia e Treviso (entrambe con 20,7 μg/m3). Poco sotto ci sono Milano (19,7 μg/m3), Alessandria (19,3 μg/m3) e Pavia (19 μg/m3).
Nella lista delle città italiane (monitorate) con la qualità dell’aria scarsa, ovvero con livelli compresi tra 15 e 25 μg/m3 se ne contano 27.
Andrea Ballocchi