A Piazza Armerina un progetto intelligente prevede premi in cibo, rigorosamente prodotti a chilometro zero, per coloro che portano i rifiuti alla stazione ecologica
Quella di Piazza Armerina, stupenda località della Sicilia centrale i cui bellissimi mosaici della Villa romana del Casale, sono diventati patrimonio Unesco, non è solo un’eco-stazione nella quale conferire i rifiuti. Grazie al progetto Piazza verso rifiuti zero promosso da Legambiente e sostenuto dalla Fondazione con il Sud insieme all’amministrazione comunale, infatti, le persone che si presentano con carta, vetro, plastica vengono ricompensate. Avete capito bene: non con denaro cash, dato che contrariamente a quanto avviene in paesi europei come la Germania non si possono consegnare soldi, sembra per problemi fiscali e di contabilizzazione. Ma con punti che possono essere accumulati (come quelli dei supermercati) e trasformati in generi alimentari. Tutti prodotti a chilometro zero come pasta marmellate, pesce, sottoli, miele da ritirare poi presso le aziende del territorio.
Un progetto che punta sulla partecipazione del cittadino e che in tre mesi di attività ha già raccolto 40 tonnellate di rifiuti da riciclare. E che i promotori sperano di esportare anche altrove.
«Il progetto dell’ecostazione – sottolinea la presidente di Legambiente di Piazza Armerina, Paola Di Vita – prevede altre iniziative, sempre all’insegna del rispetto della natura, come educazione ambientale, concorsi nelle scuole, seminari sugli stili di vita eco-sostenibili». Tra queste “Scart’ in piazza” durante il quale giovani artisti creeranno opere d’arte a partire dai rifiuti. Ma anche percorsi di formazione presso gli opifici locali e incontri di educazione ambientale su tematiche inerenti modalità di acquisto e consumo più consapevoli nell’ottica della riduzione dei rifiuti.