In netto aumento il livello qualitativo anche se tre regioni sono tuttora fuori dai valori guida per numero di zone non conformi
Buone notizie riguardo al mare e alle acque italiane che, nel 2011, hanno fatto registrare una qualità migliore e superiore del 7,3% rispetto all’anno precedente.
I dati arrivano dal Rapporto 2012, presentato al ministero della Salute, e hanno preso in esame sia lo stato dei mari che delle acque interne. I primi hanno registrato un passo avanti pari al 6,6%, le seconde addirittura del 13,1%.
Quindi le aree balneabili del nostro Paese risultano conformi ai valori guida dell’82,3% rispetto alla media europea che è del 77,1%.
In questo quadro generalmente positivo, le regioni che non hanno passato l’esame sono Campania, Abruzzo e Liguria, che contano il numero più alto di zone non conformi.
Dal 2013 cambieranno i sistemi di classificazione delle acque che saranno suddivise in quattro categorie qualitative: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
Tutte le informazioni sulle nostre coste sono reperibili all’indirizzo: http://www.portaleacque.salute.gov.it