Wise Society : I nostri figli educhiamoli all’aria aperta

I nostri figli educhiamoli all’aria aperta

di Fabio Di Todaro
27 Marzo 2017

Una ricerca pubblicata sull' Australian Journal of Environmental Education, dimostra che i ragazzi che hanno fatto conoscenza con la natura fin dai primi anni di vita hanno una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente

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Le esperienze di scoutismo e quelle in generale condotte all’aria aperta, contribuiscono nei bimbi a generare una maggiore coscienza ambientale, foto: iStock

Coi nostri comportamenti stiamo mettendo a repentaglio l’ambiente e il futuro della nostra specie. Ma sempre noi – gli stessi individui che rischiano di compromettere il verde, il mare e la terra che li circondano – abbiamo gli elementi per meglio educare i nostri figli, gli adulti di domani. Basterebbe condurre i piccoli a trascorrere una parte della giornata all’aria aperta per svezzare degli individui in grado di prendersi cura dell’habitat circostante meglio di quanto non abbiano fatto i loro nonni e genitori.

LA COSCIENZA ECOLOGICA SI SVILUPPA ALL’ARIA APERTA – Il messaggio arriva da una ricerca apparsa sulle colonne dell’«Australian Journal of Environmental Education». I ricercatori della facoltà di scienze dell’educazione dell’università di Okanagan (Canada) hanno intervistato cinquanta studenti universitari (18-25 anni). Obiettivo: valutare il diverso grado di consapevolezza in materia d’ambiente sulla base del contatto con la natura avuto fin dai primi anni di vita. Dall’analisi dei risultati, è emerso che i ragazzi che ricordavano di aver fatto conoscenza con la natura fin dai primi anni di vita mostravano nel presente una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente. «Lo sviluppo di esperienze a contatto con l’ambiente maturate in età infantile concorre a determinare dei comportamenti più rispettosi della natura nel futuro adulto», afferma Catherine Broom, docente di storia dell’educazione e autrice della ricerca. La considerazione ripercorre la teoria della coscienza ecologica di Edward Wilson, tra i primi a far presente la necessità di prendersi cura dell’ambiente per non spezzare i sogni delle generazioni future.

SCUOLE ALL’APERTO ANCHE IN ITALIA – Sfogliando le pagine della ricerca, si legge come le esperienze di scoutismo (e affini) contribuiscano a generare una maggiore coscienza ambientale. Per favorire una maggiore diffusione, qualcosa di analogo si sta cercando di fare anche nelle scuole: in modo da colpire un target più ampio. Progetti di scuola «outdoor», sulla falsa riga di quanto da anni si fa negli istituti scandinavi, ce ne sono diversi anche in Italia: soprattutto nel centro e nel nord del Paese. L’esperienza naturale, in queste strutture, è parte integrante dell’azione educativa. Secondo Broom, «in un’epoca in cui la formazione è frenetica, vista l’alta competitività e la forte competizione, i bambini stanno perdendo la libertà di giocare e di vivere all’aria aperta». Da qui la necessità di innovare sopratutto la scuola, che è poi l’ambiente in cui i bambini trascorrono la maggior parte della giornata. Chissà se in questo modo, un giorno, riusciremo a farci ringraziare dall’ambiente.

Twitter @fabioditodaro

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