Il Circuito Città d'Arte della Pianura Padana offre l'occasione di mettersi alla prova in botteghe artigiane, laboratori di gastronomia e ristoranti "didattici". Per appassionati di musica, cucina e mestieri artigiani
L’ultima frontiera per i viaggiatori più attenti e curiosi? Il turismo esperienziale, che offre occasioni concrete di esperienza e conoscenza a contatto con natura e cultura. Una miniera d’oro da questo punto di vista è il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana dove, tra antichi centri storici e contesti rurali, mettersi all’opera in botteghe artigiane, laboratori enogastronomici o ristoranti didattici.
Chi ha la passione per la musica e gli strumenti costruiti a regola d’arte può scegliere Cremona, da sempre patria dei liutai secondo gli insegnamenti di Stradivari, Guarneri e Amati dove i musicisti possono anche suonare gli strumenti esposti o far valutare i propri presso il Consorzio.
Per capire invece come nasce un foglio di carta c’è la possibilità di entrare nel Museo della Stampa a Lodi: prenotandosi attraverso il sito si potrà partecipare ai workshop proposti il sabato mattina: legatoria, stampa con i caratteri mobili e, appunto, preparazione di un foglio di carta.
Tutti i gourmand e aspiranti chef possono imparare i segreti della cucina italiana sana e tradizionale nei ristoranti di Piacenza, trasformati in scuole, dove preparare menù “didattici” con ricette tipiche e anche abbinarle al vino più giusto, ospitati in una vera corte contadina come la corte Faggiola presso Gariga.
A Vercelli nella provincia europea del riso è possibile visitare le aziende produttrici e trasformatrici di questo prezioso cereale e condividere così l’emozione di un lavoro antico di millenni. Ma anche portarsi a casa un classico sacchetto di stoffa pieno di Arborio, Carnaroli o Baldo.
Tra le province di Modena e Reggio si va invece alla scoperta di un prodotto tutto italiano, protetto dal marchio DOP: l’aceto balsamico. Il prezioso condimento che nasce dal mosto invecchiato per almeno 12 anni in botti di legni diversi e sempre più piccole. Una visita in acetaia si puo’ prenotare presso i produttori certificati dei consorzi.
Infine il Re dei Formaggi. Per sapere come nasce il Parmigiano Reggiano bastano due ore e pochi ingredienti: una miscela antica di acqua, sale e caglio l’aria fina e l’indispensabile “mano” degli esperti formaggiai: è così che da nove secoli, in una zona ristretta dell’Emilia Romagna, si produce questa eccellenza gastronomica ormai simbolo del made in Italy, inutilmente imitato in tutto il mondo.