OVS è fra le aziende più attente a questi temi. Abbiamo intervistato Simone Colombo, Head of Corporate sustainability della società veneta per capire come ci si sta muovendo al riguardo e cosa attendersi per il futuro
Il tema del rispetto dei diritti umani nella catena di fornitura delle aziende è urgente e complesso, e la verifica del rispetto dei diritti umani nella supply chain è una leva potente che le imprese possono azionare per la sostenibilità e per la gestione dei rischi. Ma come affrontare catene complesse e impostare processi adeguati? L’Osservatorio Italiano Imprese e Diritti Umani, promosso da Avanzi, ha rilevato che solo poche imprese possiedono sistemi strutturati; per molte altre, il controllo della filiera è fonte di preoccupazione.
Un ambito in cui OVS è molto impegnata. Per questo, durante il Salone della Csr e dell’Innovazione di Milano, abbiamo intervistato Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability di OVS, per capire quali sono le azioni concrete messe in campo dalla nota azienda veneta, come si stanno organizzando in generale le aziende su questo fronte e cosa attendersi per il futuro.
OVS e un codice di condotta per i fornitori
OVS lavora con oltre 600 fornitori distribuiti in 16 Paesi – in aree del mondo dove l’industria tessile è il più grande motore di sviluppo – e la cui attività coinvolge oltre 90mila persone: una rete davvero estesa da gestire che pone all’azienda obiettivi in fatto di trasparenza e monitoraggio molto sfidanti.
Una grande responsabilità sociale, oltre che ambientale, che si traduce in programmi di sviluppo sostenibile per tutti i fornitori, a cui viene chiesto di aderire scrupolosamente ad un codice di condotta che considera aspetti quali l’impatto sociale, il rispetto dei diritti umani, l’equa remunerazione della forza lavoro.
Il Codice di condotta – ispirato alle normative internazionali di riferimento e alle best practice di settore – definisce linee guida vincolanti in materia di prestazioni ambientali e sociali, per migliorare progressivamente i livelli di trasparenza e sostenibilità di tutti i fornitori.
La presenza di lunga durata nei territori in cui OVS opera aiuta a creare un contesto favorevole per migliorare le condizioni di vita e di lavoro e, di conseguenza, anche la qualità del prodotto. Si tratta di un ecosistema complesso, formato da realtà molto diverse tra loro, che contempla purtroppo anche alcuni Paesi in cui i diritti umani non sempre sono tutelati e garantiti.
Da qui la necessità di un vero e proprio programma di valutazione periodica dei fornitori, sempre più mirato ed efficace, con lo scopo di incentivare pratiche virtuose e coinvolgere tutti in un percorso di crescita. Questo circolo virtuoso porta OVS a consolidare i volumi produttivi verso quei fornitori che mettono le persone e i loro diritti al primo posto e che investono in tecnologie più innovative e a basse emissioni, individuando meccanismi premianti che li portino a migliorare ulteriormente. Per contribuire a uno sviluppo economico equo e sostenibile nei luoghi in cui opera, infine, l’azienda si impegna a promuovere condizioni di lavoro dignitose, a far sì che i lavoratori ricevano una paga adeguata e a garantire pari opportunità.
Intervista e testi: Paola Greco
Montaggio: Fabio Restelli