Un gruppo di ricercatori dell'Università dell'East Anglia e dell'Università della Pennsylvania ha scoperto l'esistenza di alcuni batteri che vivono nelle profondità del sottosuolo e che, in assenza di ossigeno, sopravvivono respirando rocce e generando un processo che produce elettricità.
Un gruppo di ricercatori dell’Università dell’East Anglia e dell’Università della Pennsylvania ha scoperto l’esistenza di alcuni batteri che vivono nelle profondità del sottosuolo e che, in assenza di ossigeno, sopravvivono respirando rocce e generando un processo che produce elettricità.
“Abbiamo scoperto che questi batteri possono costruire sottili cavi biologici che si estendono all’interno delle pareti cellulari e che permettono all’organismo un contatto diretto con un minerale e con la conduzione di elettroni. Ciò significa che questi batteri possono rilasciare una carica elettrica all’interno della cellula verso il minerale, proprio come la messa a terra di una normale spina elettrica”-spiega il direttore del progetto di ricerca David Richardson-“Attraverso questi batteri sarà possibile risanare ambienti contaminati da inquinanti tossici come il petrolio o l’uranio, inoltre questa novità potrebbe essere sfruttata per la produzione di bio-batterie alimentate da rifiuti e scarti di origine umana o animale oltre che per la produzione di agenti da risanamento di aree inquinate”.