Una minaccia per il patrimonio arboreo della Lombardia. Torna questa estate l'allarme per l'insetto asiatico.
E’ arrivato dall’Asia il coleotteoro che divora gli alberi e gli arbusti della Lombardia. Da qualche tempo sono visibili nelle aeree metropolitane milanesi i cartelloni della Regione sui danno provocati all’ambiente dal tarlo asiatico (Anoplophora chinensis). I primi avvistamenti lombardi risalgono al 2000 a Parabiago e da allora il Servizio Fitosanitario regionale si è immediatamente mobilitato per monitorare, prevenire e fronteggiare i pericoli causati dal parassita. Dotato di un robusto appetito, il coleottero, innocuo per gli umani, si nutre di aceri, faggi, betulle, carpini, ippocastani, ontani, noccioli, platani, meli e peri. Sono le larve a causare il danno maggiore scavando gallerie nel legno per nutrirsi. Quando l’insetto adulto sbuca dalla corteccia nei mesi tra maggio e agosto, è già troppo tardi: la pianta dovrà essere abbattutta insieme alle sue radici con apposite macchine trituratrici e con l’incenerimento del legname. La specie che è considerata da quarantena in base alle leggi fitosanitarie comunitarie e nazionali ha già colpito gran parte della periferia Ovest di Milano, tra Baggio, il parco delle Cave e Trenno; sono 109 le piante abbattute nel Bosco in città dall’inizio dell’anno. Il direttore, Silvio Anderloni, ha annunciato che per l’attacco di quest’anno ha già preparato un bosco di trappole, alberi cosparsi di insetticidi, ma si sta sperimentando anche un sistema di telai e una serie di termometri per registrare le temperature degli alberi e prevedere le nascite degli insett. Intanto, per chi lo avvistasse è importante segnalarlo subito a un numero verde della Regione Lombardia (800.318.318).