Wise Society : Campagna Nastro Oro: il dovere della prevenzione

Campagna Nastro Oro: il dovere della prevenzione

di Graziella Turiello
5 Aprile 2013

Fondazione Veronesi e L'Oreal Paris insieme per la Campagna Nastro Oro: il tumore al seno non si può prevenire. Si deve.

Fondazione Veronesi compie 10 anni e da ben 9 anni consecutivi, prosegue nella validissima alleanza con l’azienda L’Oreal Paris, che con la sua sensibilità collabora a pieno titolo nella promozione per la Campagna Nastro Oro nata per la prevenzione del tumore al seno.

Una collaborazione e un impegno che si rinnovano nella reciproca stima e a cui si è aggiunta Coop, per la commercializzazione nella grande distribuzione. Infatti sarà proprio nei suoi punti vendita di IperCoop, dal 22 aprile al 9 maggio, e SuperCoop, dal 13 al 30 maggio che, per ogni prodotto L’Oreal Paris acquistato, verranno devoluti 50 centesimi a Fondazione Veronesi, per il finanziamento di borse di studio per la ricerca a medici senologi.

Un piccolo nastro color oro intrecciato sarà il simbolo della campagna, con lo slogan Il tumore al seno non si può prevenire. Si deve. La prevenzione dunque è il grande obiettivo da raggiungere per tutte e a tutte le età. Proprio per questo, il progetto prevede il coinvolgimento di testimonial d’eccezione come la modella Bianca Balti, che viene ritratta dalla fotografa Maria Pia Giarrè, con la madre e la figlia. Perchè la cultura della salute è importante a tutte le età. Una comunicazione che deve iniziare sin dall’infanzia affinché possa far parte del proprio mondo interiore da subito e prosegua poi a tutte le età. Altra testimonial la giovane attrice Cristiana Capotondi, fresco talento cinematografico, attenta alle campagne sociali rivolte ad un pubblico giovane e femminile.

Un insieme di bellissimi volti femminili, per sostenere ancora una volta l’importanza della prevenzione del tumore al seno. Perchè come sostiene il professor Umberto Veronesi «Abbiamo raggiunto obiettivi ritenuti impensabili e, con la stessa voglia di vincere, siamo pronti ad affrontare nuove sfide per trasformare un big killer che colpisce solo in Italia, più di 37.000 donne all’anno, in una patologia guaribile praticamente al 100%.»

 

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