Vincenzo Linarello
presidente Goel
L'ideatore e promotore del consorzio sociale che lotta contro l'ndrangheta, in Calabria e nel resto d'Italia, è convinto che sia giunta l'ora di innescare un cambiamento per uno stile di vita più sostenibile. La posta in gioco sono il futuro e l'economia della società intera: la sfida è riuscire a provare che non solo l'etica è giusta, ma funziona meglio. Dà utili e profitti e questo risultato, da solo, può delegittimare l'economia mafiosa
TOPICS: Aiuto alle donne, Biologico, Comunicazione, Consumo critico, Cultura della legalità, Economia etica, Etica, Legalità e giustizia, Moda, Rispetto
Biografia
3 Febbraio 2016
Vincenzo Linarello è nato a Locri (Reggio Calabria) il 18/7/1970. Negli anni '90 decide di vivere in comunità con alcuni amici insieme ai quali fonda Akatistos un gruppo di volontariato che si occupa di pacifismo, mondialità e lotta all’emarginazione sociale. Nel 1997 c’è l’incontro con monsignor Giancarlo Maria Bregantini, allora vescovo della Locride. Linarello inizia a collaborare nella diocesi con lui, in grande sintonia, sulla questione sociale e sul lavoro, dedicandosi soprattutto ai disoccupati calabresi e convincendoli a creare delle cooperative da cui nascono imprese individuali, cooperative sociali e vere e proprie società. Nel 2003 con le migliori di queste aziende crea il Gruppo Cooperativo Goel, un vero e proprio progetto culturale di cambiamento per la Calabria. Nel 2008 è tra i promotori dell’Alleanza con la Locride e la Calabria, sottoscritta ad oggi da più di 3000 persone, 740 enti e organizzazioni, che si propone di ostacolare il dilagare della ‘ndrangheta e delle massonerie deviate. Nel 2009 Linarello porta Cangiari alle sfilate milanesi e le espone in uno spazio confiscato alla'ngrangheta. Nel 2010 riceve l’ambito premio internazionale Guglielmo Zucconi (istituito dal comune di Modena in ricordo del giornalista e scrittore scomparso) dedicato a chi opera in Italia e nel mondo a favore delle giovani generazioni.