Non trasformiamola in una discarica. Per godersi un mare pulito e una vacanza eco-sostenibile basta rispettare qualche sempilce regola di civiltà
Raggiungere dopo un lungo viaggio, magari in barca, una località balneare per godersi un mare turchese e una spiaggia incontaminata… per poi scoprire che di incontaminato non c’è nulla, fa rabbia. Cibo abbandonato sulla sabbia e sacchetti di plastica dappertutto danneggiano l’umore oltre che l’ambiente. Noi, però, nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per garantire a noi stessi e agli altri delle vere vacanze eco-sostenibili. Ecco qualche regola semplice per un turismo civile e amico dell’ambiente
- Non ci siamo solo noi. Quando si arriva dal mare, la barca va ancorata al largo e non trascinata sulla riva per non rovinare la spiaggia e occupare spazio a scapito degli altri turisti.
- Per la stessa ragione, meglio evitare i giochi d’acqua vicino alla riva, i toni di voce troppo alti, i comportamenti che potrebbero disturbare gli altri
- Stelle marine, coralli e cavallucci marini non sono souvenir ma parte integrante di un ecosistema che va rispettato. Meglio lasciarli dove stanno
- Tutti i rifiuti – cibo avanzato, piatti di plastica, lattine, flaconi varii e via dicendo – non devono essere lasciati sul posto ma portati via e adeguatamente differenziati: la spiaggia non è una discarica
- I sacchetti di plastica non vanno gettati in mare: oltre a non essere biodegradabili minacciano la vita delle specie marine che li mangiano scambiandoli per meduse e quindi danneggiano l’ecosistema marino
- Farsi una doccia in spiaggia, se c’è la possibilità, per rinfrescarsi e togliere il sale dalla pelle è rigenerante ma l’importante è non usare shampoo e bagnoschiuma
- Durante la navigazione prestate attenzione alle boe di segnalazione dei subacquei
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