Packaging ecologico, niente intermediari e prodotti cruelty free. Il talent scout di prodotti must, fondato da Mario Parteli e Luca Della Croce, coniuga l'attenzione verso l'ambiente alla cosmetica di qualità
Gli acquisti online sono tra i nuovi pilastri della sostenibilità. Lo sanno bene i promotori dei sistemi online di vendite in abbonamento – una modalità che negli Stati Uniti e in Europa funziona già da tempo – e che in Italia sta prendendo sempre più piede, anche grazie a Abiby. Talent scout di prodotti must have e delle ultime novità nel mondo beauty, Abiby è stata fondata nel 2018 dagli imprenditori italiani Mario Parteli e Luca Della Croce.
Impatto positivo sull’ambiente
Il sistema permette di scoprire cosa il mercato del beauty riserva alle beauty-addicted ma lo fa con un occhio sempre rivolto alla sostenibilità e all’ambiente. Al centro della filosofia del sistema c’è l’approccio clean & green che punta ad avere sempre un impatto positivo sull’ambiente e cerca di mantenere una filiera produttiva virtuosa e attenta alla sostenibilità. I cosmetici che passano la selezione, infatti, prevedono materie prime selezionate, standard produttivi all’avanguardia, controlli rigorosi.

Attenzione verso l’ambiente a partire dal packaging, Foto: @abibyitalia/facebook
Green anche nel packaging
L’aspetto green del sistema, però, si manifesta, soprattutto, nella scelta del packaging. Il cartone con cui vengono realizzate le box è riciclato e riciclabile, e tutte le pochette sono in cotone organico certificato Gots. Inoltre, Abiby si avvale della collaborazione con brand vegan, cruelty free, che minimizzano l’uso di packaging secondario e prediligono la filiera corta. Collaborazioni che si vanno a inserire tra le tante partnership con brand emergenti da tutto il mondo ma anche con colossi del settore beauty e moda: tra i quali il marchio skincare californiano Dermalogica (Gruppo Unilever), con Skin Regimen (Gruppo Davines) e con partner non beauty come Levis, Pennyblack (Gruppo Max Mara), Colmar e Vestiaire Collective.