Wise Society : Il Parlamento Europeo vuole limiti più stringenti per ridurre l’inquinamento atmosferico

Il Parlamento Europeo vuole limiti più stringenti per ridurre l’inquinamento atmosferico

di Monica Giambersio
9 Ottobre 2023

Gli eurodeputati hanno fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035 per diversi inquinanti, tra cui particolato (M2.5, PM10), NO2 (ossidi di azoto), SO2 (anidride solforosa) e O3 (ozono)

Il Parlamento Europeo vuole introdurre limiti più severi per raggiungere l’obiettivoinquinamento zero” entro il 2050. A metà settembre gli eurodeputati hanno adottato – con 363 voti a favore, 226 contro e 46 astensioni – una posizione su nuove misure legislative, fissando valori limite e obiettivi più rigorosi (da raggiungere entro il 2035), rispetto alla proposta della Commissione, per diversi inquinanti atmosferici, tra cui particolato (PM2.5, PM10), NO2 (ossidi di azoto), SO2 (anidride solforosa) e O3 (ozono).

Inquinamento

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Inquinamento atmosferico, norme più stringenti per tutelare biodiversità e salute

“Le nuove regole – spiega una nota del Parlamento Europeo – mirano a garantire che la qualità dell’aria nell’UE non sia dannosa per la salute umana, gli ecosistemi e la biodiversità e ad allineare le regole UE con le più recenti linee guida per la qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)”.

Il testo approvato rappresenta la posizione negoziale del Parlamento e sottolinea come i valori proposti dalla Commissione dovrebbero costituire un obiettivo intermedio, da raggiungere quanto prima e al più tardi entro il 2030. Il prossimo step legato all’iter del provvedimento è l’avvio, da parte del Parlamento Europeo, di negoziati con il Consiglio sulla forma definitiva della legge.

I punti chiave del testo approvato

Nello specifico tra le misure contenute nel testo approvato dal Parlamento UE ci sono l’aumento dei punti di campionamento per l’analisi della qualità dell’aria; l’armonizzazione degli indici di qualità dell’aria in tutta l’UE; l’individuazione di tabelle di marcia strutturate per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento.

Gli eurodeputati hanno infatti evidenziato la necessità di aumentare il numero di punti di campionamento della qualità dell’aria. Nello specifico, nelle aree urbane dovrebbe esserci almeno un super-sito di monitoraggio ogni due milioni di abitanti, per poter rappresentare l’esposizione della popolazione urbana generale (la Commissione ne ha proposto uno per 10 milioni). In luoghi in cui è probabile che si verifichino alte concentrazioni di particelle ultrafine (UFP), di carbone nero, di mercurio e di ammoniaca (NH3), dovrebbe esserci un punto di campionamento ogni milione di abitanti, un numero superiore a quello proposto dalla Commissione (ogni cinque milioni e solo per l’UFP).

Altro punto chiave del testo approvato dal Parlamento Europeo è l’armonizzazione degli indici di qualità dell’aria in tutta l’UE, “attualmente frammentati e poco comprensibili”, come si legge nella nota. Gli indici secondo gli eurodeputati, dovranno diventare comparabili, chiari e disponibili al pubblico, con aggiornamenti orari in modo che i cittadini possano proteggersi durante gli alti livelli di inquinamento atmosferico prima che vengano raggiunte soglie di allarme obbligatorie. Inoltre, dovranno essere rese disponibili informazioni sui sintomi associati ai picchi di inquinamento atmosferico e sui rischi per la salute associati a ciascun inquinante, comprese informazioni specifiche per i gruppi vulnerabili. “Il Parlamento – precisa la nota – vuole anche che i cittadini la cui salute è danneggiata abbiano un diritto rafforzato al risarcimento in caso di violazione delle nuove norme”.

Percorsi strutturati per migliorare la qualità dell’aria

Infine il testo sottolinea la necessità di richiedere, oltre alle misure di emergenza per migliorare la qualità dell’aria, centrali quando i paesi dell’UE superano i limiti, la predisposizione in tutti gli Stati membri di tabelle di marcia ben strutturate per la qualità dell’aria, con azioni a breve e lungo termine per conformarsi ai nuovi valori limite.

Su inquinamento atmosferico necessario intervento rapido

“Affrontare l’inquinamento atmosferico in Europa – spiega nella nota il relatore del provvedimento Javi López (S&D, Spagna) – richiede un’azione immediata. Questa lenta pandemia sta avendo un impatto devastante sulla nostra società, portando a morti premature e a una moltitudine di malattie cardiovascolari e polmonari. Dobbiamo seguire la scienza, allineare i nostri standard di qualità dell’aria alle linee guida dell’OMS e rafforzare alcune delle disposizioni contenute in questa direttiva. Dobbiamo essere ambiziosi per salvaguardare il benessere dei nostri cittadini e creare un ambiente più pulito e più sano.”

Donna con mascherina che si protegge dall'inquinamento

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Inquinamento e impatto sulla salute

L’inquinamento atmosferico, sottolinea la nota del Parlamento Europeo, rappresenta la prima causa ambientale di morte prematura nell’UE. In particolare, secondo l’AEA, l’Agenzia europea per l’ambiente, sono circa 300.000 le morti premature registrate ogni anno a causa in particolare degli inquinanti più dannosi comePM2,5, PM10, NO2 e SO2 e O3.

La Commissione aveva proposto già nell’ottobre del 2022 una revisione delle norme UE in materia di qualità dell’aria con obiettivi più ambiziosi per il 2030 per conseguire l’obiettivo “inquinamento zero” entro il 2050, in linea con il Piano d’azione sull’inquinamento zero.

Monica Giambersio

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