Wise Society : Anche le celebrità in campo contro gli allevamenti intensivi, ecco chi sono

Anche le celebrità in campo contro gli allevamenti intensivi, ecco chi sono

di Mariella Caruso
25 Agosto 2022

L'industria zootecnica è la seconda causa di inquinamento nel mondo. E sono molte le star che si sono schierate apertamente contro di essa e a favore dei diritti degli animali

L’inquinamento è uno dei temi che più creano dibattito nel mondo delle istituzioni. E fra le cause che contribuiscono alle emissioni climalteranti ci sono anche gli allevamenti intensivi, considerati oggi la seconda causa di inquinamento nel mondo. A schierarsi apertamente contro l’industria zootecnica ci sono anche alcune star che, chiedendo ai leader mondiali di prendere provvedimenti, si spendono per accendere i riflettori su una pratica che è fonte di inquinamento e di malessere per gli animali. Tra le celebrità che hanno parlato contro gli allevamenti ci sono il musicista Moby, l’attore Joaquin Phoenix e la cantante Billie Eilish.

Maiali e peste suina africana

Foto Shutterstock

Allevamenti intensivi, quanto inquinano?

L’Organizzazione delle Nazioni Unite afferma che quelle legate al bestiame costituiscono il 14,5% delle emissioni di anidride carbonica, rappresentando di fatto la seconda fonte di emissioni dopo i combustibili fossili. Gli allevamenti intensivi rappresentano un’importante causa di deforestazione, estinzione delle specie, degrado del suolo, inquinamento ed esaurimento delle risorse idriche, per le enormi quantità di acqua utilizzate. Essi occupano quasi l’80% della superficie agricola globale ma producono meno di un quinto delle calorie mondiali.

Una lettera per farsi sentire

Per denunciare l’indifferenza verso quello che è un problema a tutti gli effetti 18 celebrità mondiali vegane hanno recentemente indirizzato una lettera al deputato del Regno Unito, Alok Sharma, presidente dell’ultima Cop26, la Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici del 2021 che si è tenuta a  Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021.

«L’allevamento è una delle principali fonti di emissioni di gas serra ed è pertanto impossibile raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi senza apportare modifiche al sistema alimentare globale», hanno scritto le star firmatarie della lettera. «Anche se tutte le altre principali fonti di emissioni fossero riformate, non sarebbe sufficiente. Chiediamo all’Unfccc (la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) di riconoscere che allevamenti intensivi sono uno dei maggiori responsabili della crisi climatica».

I firmatari, oltre a Moby, Joaquin Phoenix e Billie Eilish, sono stati gli attori Alan Cumming, Ricky Gervais, la star di Harry Potter Evanna Lynch, Deborah Meaden, la cantante Leona Lewis, il conduttore Tv Chris Packham e Joanna Lumley, gli attori Alicia Silverston, Daisy Ridley, la cantautrice Alesha Dixon, la modella Lily Cole, i cantanti Finneas O’Connell e James McVey e la star dei reality britannici Lucy Watson.

L’appello che sosteneva la campagna #TheCowInTheRoom lanciata dall’organizzazione per la protezione degli animali Humane Society International, però, non ha avuto seguito perché nella XXVI Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici non c’è stato posto per l’argomento.

Il punto di vista di Moby

Vegano dai suoi 22 anni, il musicista, cantautore e produttore discografico newyorkese Richard Melville Hall, da tutti conosciuto come Moby, è tra i maggiori attivisti contro gli allevamenti intensivi. Il suo attivismo se lo è anche tatuato sulla pelle: Animal Rights, Vegan for life e Thou shall not kill sono i messaggi che veicola attraverso il suo corpo.

«L’allevamento intensivo sta distruggendo il nostro pianeta. Questo settore è il secondo più grande emettitore di CO2 al mondo, eppure rimane ampiamente ignorato dai leader mondiali. La scienza parla chiaro: l’adozione di una dieta maggiormente vegetale è una delle azioni più efficaci che possiamo intraprendere per evitare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici. Quindi, se vogliamo proteggere il nostro pianeta, dobbiamo includere l’allevamento nelle discussioni sulle strategie di mitigazione del cambiamento climatico. Vi supplico, per favore: smettete di ignorare la verità», ha dichiarato Moby.

L’appello da Oscar di Joaquin Phoenix

È stato un appello con una platea da Oscar quello di Joaquin Phoenix. Premiato con l’Oscar nel 2020 come Miglior attore protagonista per il film Joker, Phoenix ha sorpreso il pubblico dell’Academy con un discorso di ringraziamento inaspettato in cui ha parlato per chi non ha voce. «Penso che quando parliamo di disuguaglianza di genere, di razzismo, diritti lgbtq, diritti dei popoli indigeni o diritti degli animali, stiamo semplicemente parlando di lotta contro l’ingiustizia», ha affermato parlando poi di disconnessione «dal mondo naturale» a causa di una «visione egocentrica del mondo» che fa credere all’uomo «di essere al centro dell’universo». Phoenix ha infine affermato: «Quando usiamo l’amore e la compassione come princìpi guida, possiamo creare, sviluppare e implementare sistemi di cambiamento che fanno bene a tutti gli esseri senzienti e all’ambiente».

Nello stesso anno, poi, l’attore ha sostenuto la campagna di Animal Equality contro gli allevamenti intensivi dando rilevanza internazionale con la sua presenza allo striscione srotolato sul Tower Bridge che recitava: “Gli allevamenti intensivi distruggono il nostro pianeta. Scegli vegan”.

Mariella Caruso

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