Trasporto pubblico e condiviso, veicoli a basse emissioni, biocarburanti di seconda generazione: ecco alcune tappe del percorso suggerito dalla Conferenza programmatica sulla mobilità sostenibile per vincere traffico e inquinamento
Quanti passi ci vogliono per realizzare in Italia la mobilità sostenibile e il trasporto verde? Dieci. Secondo quanto emerso alla Conferenza programmatica sulla mobilità sostenibile, primo appuntamento in vista degli Stati Generali della Green Economy che Rimini ospiterà il 7 e l’8 novembre prossimi, l’Italia deve intraprendere subito il percorso giusto se vuole abbattere l’inquinamento.
Mobilità sostenibile in 10 punti
Un percorso in dieci passi che parte con la diffusione di nuovi veicoli stradali a basse emissioni e con lo sviluppo di biocarburanti di seconda generazione. La terza tappa è il trasporto marittimo a bassi consumi energetici. Seguono Information Technology System (Its) al servizio dei trasporti; incremento della quota modale del trasporto pubblico (Tp) e condiviso (car-sharing e bike-sharing) in aree urbane e carpooling; incremento della mobilità dolce. E poi incremento del trasporto metropolitano e regionale su ferro; incremento del trasporto merci ferroviario; politiche insediative e telelavoro.
La situazione in Italia
La situazione nel nostro Paese per quanto riguarda la mobilità sostenibile non è delle più avanzate: siamo in pole position in Europa per numero di autoveicoli per abitante, compriamo auto grandi con prestazioni extra che nemmeno usiamo e che mettiamo in strada anche per percorrere brevi tratti. Le nostre autostrade sono ingolfate dai camion: non a caso l’Italia è anche il Paese con le percentuali di trasporto merci su ferrovia più basse. Vantiamo inoltre la minore incidenza di trasporto pubblico in città e una mobilità ciclo-pedonale assolutamente sotto la media europea. Risultato: i trasporti, da soli, producono circa un quarto delle emissioni totali di Co2 e determinano il 33% dei consumi finali di energia delle famiglie italiane.