Al varo in Lombardia un nuovo provvedimento per le politiche sociali. La Dote-scuola interesserà 8.000 famiglie in più dell'anno scorso. Tra gli indicatori, anche il numero dei figli e i carichi di cura
Prima in Italia, la Lombardia vara il Fattore Famiglia. Si tratta di un indicatore per le politiche sociali, che non solo tiene conto delle situazioni reddituali e patrimoniali, ma contempla anche a pieno titolo il numero di figli e i carichi di cura, ad esempio la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili.
Il provvedimento, appena approvato dal Consiglio regionale, realizza uno degli obiettivi programmatici più qualificanti della Giunta Formigoni ed è stato fortemente voluto, oltre che dal presidente stesso, dall’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli.
Il Fattore Famiglia sarà ora sperimentato per un anno in alcuni Comuni del territorio lombardo.
A livello regionale ha già trovato applicazione per quanto riguarda la Dote scuola dell’anno 2012-2013, misura che interessa un terzo degli studenti lombardi (circa 300.000) con uno stanziamento di 81 milioni e che, con i nuovi parametri applicati, darà diritto alla Dote a 8.000 famiglie in più rispetto all’anno scorso.
“E’ il primo esempio concreto di applicazione – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni – Il calcolo dei parametri di reddito per avere diritto al Buono scuola tiene conto in maniera più significativa rispetto al passato del numero di figli, della presenza di soggetti invalidi nel nucleo familiare, della condizione di famiglia monogenitoriale o di altre situazioni di fragilità”.