Più di 70 opere invadono il tessuto quotidiano della capitale olandese. All'insegna dell'ironia come strumento di critica sociale. Una mostra che sperimenta il potere dell'arte quando è imprevedibile e fuori dai circuiti ufficiali
Quando l’arte esce dalle gallerie e passa per le strade entrando poi nei supermarket, allo stadio o in luoghi molto prosaici e poco artistici, si può permettere di essere umoristica e provocatoria. Succede ad Amsterdam. Gli artefici dell’iniziativa sono i partecipanti del “De Appel Curatorial Program 2011-12” che hanno messo in piedi “Tre artisti entrano in un bar…”, esposizione in luoghi fisici e non fisici della capitale olandese dove, fino al 12 maggio, più di settanta opere realizzate da più di novanta artisti, studenti e residenti di ogni corso di laurea e post-laurea accademica di Paesi Bassi, sono messe in scena al teatro Het Veem, allo stadio, in un supermercato, in televisione, su un marciapiede, al telefono e via web al computer e in molti altri posti. Regola fondamentale: produrre nuove opere che utilizzino un potenziale critico di umorismo, realizzato al di fuori dello spazio della galleria e reso pubblico per la durata della mostra. Tutti i lavori si svolgono nel tessuto quotidiano, mentre la scuola De Appel apre le sue porte ai visitatori solo al sabato, con lezioni, workshop e passi teorici raccontati da professori di fama internazionale.
I giovani del “De Appel Curatorial Program” hanno fondato per l’occasione il collettivo “The Black Swan”, per testare le potenzialità dell’arte come strumento critico per l’analisi delle questioni sociali, politiche e culturali. La mostra sperimenta le molte possibilità e strategie per la diffusione dell’arte: sia che le opere d’arte sviluppino un rapporto di dialogo “uno a uno” con lo spettatore, sia che raggiungano un pubblico ignaro o siano visibili ad una massa, ci sarà sempre qualcuno a fare una battuta, con o senza consenso. Per il saggista americano libanese Nassim Nicholas Taleb, un Cigno Nero è un evento che non è prevedibile in anticipo, solo in retrospettiva, e che ha un forte impatto nella società. Quindi, “The Black Swan” si propone di indagare le potenzialità dell’imprevedibilità e del caso nella pratica artistica e del processo espositivo. Tutto tramite un forte senso dell’ironia. Per maggiori informazioni: www.threeartistswalkintoabar.com Fonte: exibart.com