Wise Society : Festival Internazionale della Spiritualità-Divinamente Roma

Festival Internazionale della Spiritualità-Divinamente Roma

di Ilaria Lucchetti
5 Giugno 2012

Molti gli appuntamenti con cultura, teatro, musica e danza tra oggi e domenica

Giunto al suo V° anno, il Festival Internazionale della Spiritualità “Divinamente Roma”, quest’anno titola “Dio Maternamente” l’insieme degli otto appuntamenti artistici che si susseguono in vari luoghi della capitale.

Sede di spiritualità per eccellenza Roma – attraverso l’arte, la musica, lo spettacolo – è divenuta sempre più palcoscenico di ritrovo e di convergenze di molti linguaggi teatrali, poetici e musicali che spesso tracciano un sentiero o rinnovano la comprensione di percorsi spirituali differenti.

Il programma è dislocato in luoghi e orari differenti. Eccoli:

martedì 5 giugno ore 20,45 – Teatro Argentina – largo di Torre Argentina, 52

“Viaggio per un angelo e un clown, Quisquilia”, regia Philip Radice, autori e interpreti Olivia Ferraris e Milo Scotton, coreografie Milo Scotton, Olivia Ferraris, Paola Colonna, musiche originali Carlo Cialdo Capelli. Un tonfo. Ali che cadono dal cielo. Un angelo, messo alla prova, sarà guidato da un eccentrico personaggio ai confini di un mondo bizzarro e sconosciuto. In fondo, dal sublime al ridicolo vi è appena un passo. E una risata potrebbe essere l’unica cosa che ci permetterà di tornare a volare. L’angelo, in piena crisi motivazionale, incontrerà un clown che gli farà riscoprire, nelle piccole occasioni della vita, grandi affetti e sensazioni.

mercoledì 6 giugno, ore 20,45 – Aranciera di San Sisto – via Valle delle Camene, 11

“Di Grazia, la Senora – Incontri con donne del passato”, produzione Ashira Ensemble, voce Evelina Meghnagi, voce recitante Galliano Mariani, chitarre Domenico Ascione, percussioni Luca Cioffi. Dalla storia di Grazia Nasi, ebrea convertita per necessità, che alla fine del 1400, in fuga dalla Spagna, diventa Beatriz de Luna, attraversa l’Europa e con l’aiuto di altre donne ‘intellettuali’ realizza la prima traduzione della Bibbia in judeo-espanol e organizza incontri reali e non con altre donne del Rinascimento, che conservano e tramandano lingua, cultura, religione e riti.

Giovedì 7 giugno, ore 20,45 – Aranciera di San Sisto – via Valle delle Camene, 11

“Spirito d’acqua”. Baba Sissoko & Taman Kan Afroblues voce, tamani, ngoni, kamlengoni Baba Sissoko, basso, contrabbasso, coro Erick Jano, chitarra acustica, coro Abubercer Diogou,batteria, percussioni, coro Philippe Kasse Lago Baba Sissoko, maestro indiscusso del Tamani, originario di una grande dinastia di griots del Mali, il cui ruolo nella tradizione è quello di riconciliare i cuori e gli animi, ha uno stile molto particolare. Alle melodie e ai ritmi propri della sua tradizione musicale come quelli Bambara, Peul, Mandighi e Sonrai, integra le sonorità occidentali come il jazz e il blues creando un melange musicale di un effetto straordinario. L’Amandran è una struttura musicale ripetitiva e ipnotica, propria del Mali, che secondo alcuni storici e ricercatori, trasportato al di là dell’oceano, ha dato vita al blues. Baba Sissoko canterà dell’anima femminile della natura nel culto religioso africano.

Venerdì 8 giugno, ore 20,45 – Musei Capitolini, Sala Esedra di Marco Aurelio – piazza del Campidoglio

“Twinklings of hope”, Sorelle Vahdat in concerto voce Masha e Marian Vahdat, daf Marjan Vahdat, kamancheh Shervin Mohajer. Il concerto trae ispirazione dalla musica tradizionale persiana, sebbene vi siano arrangiamenti del tutto personali. Ispirato alla musica iraniana tradizionale e regionale, i testi sono essenzialmente mistici e poemi d’amore tratti dai grandi poeti persiani di diversi secoli fa come Hafez, Rumi, Saadi, ma anche poesia contemporanea sui temi della società iraniana.

Sabato 9 giugno, ore 20,45 – La Pelanda, Mattatoio Testaccio – piazza Orazio Giustiniani

“E’LEOS” Tracce intorno alle origini del mito – concerto per un luogo dell’anima”. I primi giorni, i primissimi giorni, le prime notti, le primissime notti, i primi anni, i primissimi anni. Testi e voce recitante Ilaria Drago , progetto visivo Andrea Giansanti, musiche e ambienti sonori Marco Guidi, drammaturgia e regia a cura di Tiziano Panici.  L’idea di una “dea madre” è uno dei tratti che accomuna molte delle grandi religioni del mondo, derivando da un archetipo primario universale. Quando il primo uomo contemplò l’idea di una divinità invisibile, guardò il volto della donna che lo aveva dato alla luce, la madre protettiva, attenta e amorevole, e scoprì in lei “la divinità assoluta” e la forma manifesta dell’invisibile. Un “luogo” a cui far ritorno, dove riscoprire le origini della propria emotività, di ciò che ci rende uomini.

Domenica 10 giugno, ore 19,00 – Chiesa di Santa Caterina dei Funari – via dei Funari (angolo via Caetani).

“Dio Maternamente”, diretto e interpretato da Pamela Villoresi, musiche originali Luciano Vavolo, clarinetto Nicola Innocenti, violino Angelo Savi, violoncello Elisabetta Sciotti, flauto, chitarra Luciano Vavolo. E’ uno spettacolo che vuole trattare e diffondere il tema del terzo millennio: “Dio Padre Misericordioso”, Dio che ama, che comprende, Dio luce, amore, libertà. Dio maternamente propone invece l’aspetto materno di Dio. Un percorso nella gioia dell’amore spirituale attraverso le testimonianze di Mario Luzi, Francesco d’Assisi, Jacopone da Todi, Caterina da Siena, Michelangelo, Vittoria Colonna, Alda Merini, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Padre Turoldo, Madre Teresa di Calcutta, Gibran khalil Gibran, Papa Karol Wojtyla e altri.

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